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    Laziomania: è tutto così difficile

    Laziomania: è tutto così difficile

    Il pareggio fa arrabbiare più della sconfitta. Sembra paradossale ma l'esultanza al gol di Cana è strozzata in gola da una prestazione quasi mortificante, soprattutto nel secondo tempo dopo il gol subito in 11 contro 10 ed ancor più per quello che non è stato creato. Si parte con un 3-4-3, un modulo provato e riprovato durante il corso dei mesi, sconsigliato da tutti ma comunque pgiustamente provato, durato però giusto il tempo di rendersi conto che è impraticabile. Sì giustamente perché un allenatore purtroppo in confusione le prova tutte, come un comandante su una nave che affonda, vira a destra, poi a sinistra alla ricerca di una scappatoia ad una situazione difficilissima. L'ennesima non vittoria in trasferta, ma in generale la Lazio non vince più. I buoni segnali visti contro il Parma si interrompono per un cambio di modulo. Serviva dare continuità di prestazione dopo quello che di buono si era visto al Tardini ed invece non uno ma tre passi indietro: il primo sulle scelte dell'allenatore, il secondo sull'immobilismo dell'attacco ed il terzo sulla qualità del gioco espresso.

    L'illusione di una squadra diversa dal solito cozza con la realtà dei fatti: che non si parli di grande cuore o grande reazione per il pareggio raggiunto a 10" dalla fine perché quello non è né cuore né una reazione e solo frutto di una casualità fortunata che ha fatto trovare Cana al posto giusto nel momento giusto. 

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