Un vero peccato. La Lazio affronta l'Udinese, la domina, ma non riesce a portare a casa i tre meritati punti, complici troppi errori sotto porta e due disattenzioni in difesa che sono valsi due gol agli avversari. Le due squadre non si sono approcciate al meglio alla partita, studiandosi per buona parte del primo tempo, nel quale sono comunque arrivati due gol. Il primo, quello dell'Udinese, nasce da un cross di Pasquale, che passa davanti ai giocatori biancocelesti decisamente mal posizionati. Poi la staffilata di Lulic.

Nel secondo tempo la Lazio prende il sopravvento e domina i friuliani, forse stanchi della gara europea: Klose prima segna, poi sbaglia il terzo gol, dopodiché la squadra biancoceleste viene punita da un ritardatario Diakitè, il quale non esce sul fuorigioco che favorisce l'infilata di Pinzi verso il pareggio. Due scelte però condizionano la partita. La prima riguarda Cavanda: il giovane terzino è sembrato spaesato in una posizione che non lo ha aiutato. Ha sbagliato, è vero, ma non può essere il capro esiatorio di un gol.

L'altra scelta è quella di aver letto la partita in maniera errata: l'ingresso di Hernanes è di per sé giusto, ma non al posto di Tommaso Rocchi. Così facendo Reja ha dato coraggio ad un'Udinese che in questi casi non perdona. Non doveva essere Rocchi ad uscire, almeno non per il brasiliano. La Lazio si è ritratta di quei dieci metri che sono serviti alla ripartenza friulana, che ha portato il gol del 2-2. Ora sotto con il Chievo: tre punti senza troppe discussioni, in un turno che sarà comunque positivo vista la sfida tra Udinese e Juventus.