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    Laziomania: di negativo c'è solo il rimpianto

    Laziomania: di negativo c'è solo il rimpianto

    Siate onesti, alzi la mano chi, ad inizio  stagione pensava di essere al secondo posto, un punto sopra la Roma e a 14 punti dalla Juventus campione d'Italia. Alzi la mano chi a questo punto della stagione pensava Pioli avrebbe portato la Lazio li dove è ora. Alzi la mano chi pensava che i biancocelesti potessero combattere per la Champions ed infine la alzi anche chi oggi 27 aprile pensava che senza 5/6 assenti la Lazio potesse battersi ad armi pari con chi ad inizio campionato era accreditato per la vittoria (Napoli, Roma entrambe sotto in classifica e con Milan ed Inter staccate di un campionato) ed allora il rammarico c'è, perché è giusto che ci sia, perché Klose e compagni potevano stare a +3 dagli eterni rivali e mantenere le distanze dal Napoli ma andando a vedere il ruolino di marcia della squadra capitolina c'è da sorridere: secondo posto, 8 vittorie consecutive in campionato, una confitta contro la Juve ed un pareggio che con una Lazio meno sprecona non sarebbe arrivato. Infatti i biancocelesti sia nel primo che nel secondo tempo hanno avuto diverse occasioni di segnare il gol del doppio vantaggio che avrebbe chiuso la partita ma, non è riuscita a superaro un Bizzarri in forma straordinaria che si è opposto sempre con grande tempismo. Sarebbe bastato questo per far dire che la Lazio era tornata invece che essere delusi ed arrabbiati per una squadra che a detta dei peggiorni pessimisti non sa più vincere. Si riparte tra due giorni contro il Parma e poi con l'Atalanta, due partite da vincere, queste sì, senza appello prima del "tour de force" contro Samp, Inter, Roma e Napoli. Arrivare a queste gare al secondo posto in solitaria permetterebbe alla squadra di Pioli di farsi i calcoli giusti con la certezza però che vincendo non dovrebbe pensare ad altro.

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