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Laziomania: date una maglia a quel Keita
Nebulosa-Lazio: che a stare a guardarla, questa Lazio targata 2016, un po' di spaesamento addosso viene: Felipe Anderson a volte è un buco nero che risucchia palloni ma non restituisce niente, la seconda stella a destra Konko vede le stelle quando lo assaltano in forze, le stelle sulla giacca del Generale Klose che senso hanno, dentro al rumore di questo attacco. Tanto rumore per nulla Djordjevic: si sbatte, si abbatte, si spegne con gran dignità, ritratto ad olio di una costellazione di tutto quello che poteva essere, e non è stato.
C'è da ammettere che al netto di un 11 iniziale piuttosto rivedibile, quantomeno per atteggiamento, Pioli almeno azzecca i cambi, sgarbugliando una situazione piuttosto imbarazzante: quella che capita quando alle parole, dignità e onorare il campionato, non corrispondono i fatti, quando le guerre stellari rimangono solo verbali, e non sul campo. La supremazia serba di Milinkovic conferma bontà del suo acquisto, lui sì, wishing on a star, ma date una maglia a Keita, piccola stella senza campo: tra i giocatori offensivi sembra avere una particolarità, una chicca, una vera e propria peculiarità. Pensate, incide sulla partita. E Dio solo sa, quanto non lo fanno gli altri.
p.s.
I tifosi invocano altre 7 partite: quelle europee, e il derby. Qui, per ora, ci si accontenta di Keita in campo, invocando che il resto venga di conseguenza. Sperando nelle stelle.