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Laziomania: cosa bisogna aspettarsi da luglio sul mercato, gli obiettivi minimi
LUGLIO IL PRIMO APPELLO - Alla fine, siamo un po’ in una gestione di prova. Questa nuova dirigenza, per la prima volta ufficialmente orfana di Tare, dovrà beccarsi i primi giudizi seri sul suo operato. Sia chiaro: ho scritto ufficialmente perché, oramai da qualche tempo, il direttore sportivo era depotenziato, e il rinnovo è sembrato sin da subito una roba molto complicata. Fabiani non opera da oggi sul calciomercato: è un dirigente di lungo corso, e alla Lazio si è ritagliato nel tempo la credibilità che già a Salerno aveva conquistato con cura.
Ha la stima di Lotito, un mini-staff che si occupa di scouting, ma non ha solo un legame col presidente. Come Tare, anche lui dovrà confrontarsi con il nostro: significa tanto, significa stare alle sue bizze, ai suoi cambiamenti umorali di idea. In questo momento la nuova formazione sul mercato ha alcune priorità e una deadline: il ritiro estivo biancoceleste. L’11 luglio la Lazio si incontrerà sotto le Tre Cime di Lavaredo, ad Auronzo, e Sarri vorrà capire quanti volti nuovi avrà il giorno 0, quanti nei giorni a seguire. Di base, sarà Auronzo l’ago della bilancia. Dobbiamo dircelo sempre, altrimenti passa in sordina.
GLI ACQUISTI E NON SOLO - In questo momento, sul futuro della rosa non ci sono grandissime certezze. Alcuni rinnovi non si sono ancora fatti (penso a Luis Alberto e Pedro), alcune cessioni date per telefonate (vabè la solita, Milinkovic Savic) danno l’impressione di non essere così immediate. Non vi tedierò con beghe di bilancio, ma quello in casa Lazio ha sempre un peso notevole. Di fatto, giusto dirvelo, i pochi nomi sul tavolo sembrano essere quelli giusti, Marcos Leonardo in primis, ma l’idea è che nemmeno trattare con il Santos, con l’acqua alla gola dal punto di vista finanziario, sia così semplice come poteva sembrare. La parola d’ordine è: prime difficoltà? Non proprio, non ancora, da Formello filtra serenità, la campagna abbonamenti va bene, ma se si osserva analiticamente la situazione risulta sempre più importante non abbassare la guardia.
COSA ASPETTARSI - L’ho già scritto, vale la pena ripeterlo: prima del ritiro, al giorno 1 di Auronzo, bisognerà chiudere almeno un acquisto. Almeno 3 prima della fine di luglio. E questo dobbiamo scriverlo con forza, perché un calciomercato all’altezza della Champions League non deve passare come una gentile concessione. Si gioca molta della credibilità di questo club, e di questa dirigenza, in questa fase delicatissima post Tare. Siamo nel primo giorno senza dirigente albanese, e, anche per non dare fiato alle sue già presenti vedove, sarebbe il caso di non fallire gli obiettivi minimi. Ripetiamoli insieme: una mezzala, un attaccante, un regista, e magari pure un terzino sinistro di ruolo (Luca Pellegrini andava benissimo, per inciso, magari più alfabetizzato lato Sarri). Se non partiamo da queste basi, il rischio è che il resto dell’anno sia a strascico un inseguirsi folle di recriminazioni, accuse, non scuse. E questo non possiamo permettercelo.