Laziomania:| Che occasione persa!
Nelle ultime due partite la Lazio ha perso due grandi occasioni, ma soprattutto quattro punti che avrebbero significato la vetta solitaria in campionato. E' anche vero che non tutte le partite si possono vincere, ma soprattutto con squadre sicuramente meno attrezzate c'è la necessità e l'obbligo di fare tre punti. Quindi, se un pareggio a Parma poteva essere accettabile vista l'organizzazione di gioco dei ducali, non è accettabile il misero punto conquistato contro il Catania in casa. La squadra etnea ha dimostrato di essere una compagine difensivista e ostruzionista, arrivata a Roma per strappare un punto anche con metodi poco sportivi, come simulazioni ed eccessive perdite di tempo. Ma i giocatori biancocelesti, in tutto questo, dov'erano?
Fatto salvo per qualche giocata dei singoli, il gioco non si è proprio visto, specialmente nei secondi 45'. Sembrava quasi che la squadra mancasse di carattere, di personalità e grinta, come se bastasse il pareggio. Invece doveva essere tutto il contrario: i pareggi di Milan e la Juventus dovevano essere uno stimolo importante per tornare ad una lunghezza dai rossoneri e allontanarsi di ulteriori due punti dai bianconeri. Inoltre alla fine del primo tempo, dopo l'ottima reazione e il pareggio subitaneo, i laziali sapevano bene che il Napoli stava perdendo contro l'Udinese con due reti di scarto. Il rammarico dunque c'era già nel pomeriggio, ed è aumentato la domenica sera, dopo che il Palermo di Delio Rossi ha camminato sopra una Roma piccola piccola.
Ora arrivano due gare difficili, venerdì sera contro l'Inter e la domenica successiva contro la Juventus (sciopero permettendo). Sarà sicuramente più difficile fare bottino pieno con queste due corazzate che contro Parma e Catania. Domenica scorsa la Lazio ha perso un'occasione troppo importante a causa di un carattere un po' troppo pigro e rinunciatario, e pagando anche qualche scelta di Reja: forse sarebbe stato il caso di portare in panchina (e poi mettere in campo) un ariete come Kozak, che potesse scardinare la difesa etnea, invece di affidarsi a dei giocatori sicuramente di qualità che però erano pressati da 11 elementi dietro la linea della palla. Il fortino tirato su da Giampaolo ha dato i suoi frutti, e scavalcarlo con una 'schiera di nani' (affettuosamente parlando) era davvero troppo difficile...