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Laziomania: 'Che ce frega de Giroud', dopo il derby una squadra da scudetto
"I GOL DI IMMOBILE SONO TROPPI" - "Sono troppi i gol di Immobile da far vedere", altra sintesi a Sky Sport di un momento francamente irripetibile. All'Olimpico si sta costruendo una leggenda, si stanno cambiando i tabellini e gli almanacchi della Serie A: solo Angelillo ha segnato 25 gol in 21 partite, in tutta la storia della massima serie. Inmobile è francamente fuori da ogni paragone. E con lui Caicedo: era un po' acciaccato, ha tirato fuori due gol e la solita bella partita. Il gol di Adekanye, a ciliegina, ricorda però che un altro attaccante poteva e doveva arrivare. Non so se i tifosi della Lazio si stanno davvero rendendo di cosa stanno e stiamo vivendo: una stagione pazzesca, domeniche veramente divertenti. Queste cose capitano forse una volta nella vita.
GIROUD NON CI TOGLIEVA NIENTE - Non oso immaginare dove poteva arrivare la Lazio anche con Giroud, o con qualche - 1, 2 massimo - alternativa in più. Ha più valore dirlo dopo questa meravigliosa domenica di bel calcio: questo calciomercato poteva essere molto diverso. Peccato, perché pur di aiutare questo mister forse bisognava osare qualcosa di più. Ma una cosa si è capita: il calcio giocato alla fine raddrizza tutti i torti. Dopo un derby francamente inguardabile le cose sono tornate al posto giusto: la Lazio ne fa 5, la Roma perde. Sospetto che sia un weekend bello per i tifosi biancocelesti, e sospetto che non sia stato l'unico di questa stagione. Un weekend tutt'altro che semplice che diventa un sogno: Atalanta e Roma perdono punti, dove può arrivare questa Lazio che pretende i piedi per terra, ma continua a volare altissimo? Lo ripete Immobile, lo ribadisce Inzaghi: la Champions è l'obiettivo della rosa. Mai bugia bianca fu così ben detta e ripetuta.
TRIS FONDAMENTALE - La Lazio avrà sempre difficoltà col turno infrasettimanale, il recupero contro il Verona è veramente un altro crocevia di una stagione di rara bellezza. Ora serve stringere i denti, incrociare le dita e votarsi a Santa Infermeria vuota. Mancano 17 partite, le ravvicinate sono sempre sospese, si rischia di perdere brillantezza. Ma quando la Lazio non è stata brillante, dal secondo tempo contro l'Atalanta in poi, ha sopperito con grinta, rabbia, voglia fino all'ultimo secondo utile. Quando questa squadra gioca con questa determinazione e qualità l'applauso diventa un tic che accompagna tifosi e addetti ai lavori per tutta la settimana. Non so se sia da Scudetto questa squadra, non so rispondere alla domanda del titolo, ma ci rendiamo conto che a Roma la Lazio sta vivendo un sogno?