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    Laziomania: Castellanos ci salva dal replay del mercato dello scorso anno?

    Laziomania: Castellanos ci salva dal replay del mercato dello scorso anno?

    • Luca Capriotti
    Chi vive la Lazio da tanti anni è abituato a ripetizioni, replay, alla sensazione a volte opprimente a volte confortante di deja-vu. Non è per tutti vivere così: ogni anno le stesse cose, spesso gli stessi articoli. Milinkovic Savic ci ha provato, scegliendo l'Arabia invece dei 4 spiccioli della Juve, a toglierci pure questa cappa di immobilismo. Sempre lo stesso interminabile discorso di mercato: i big in ballo sul mercato, acquisti zero (ma, anche senza ufficialità, Castellanos è chiuso, oramai), e le voci su Sarri poco felice. Ci ha provato, a fare pure questa cosa laziale. Ma non ci è del tutto riuscito.

    I LEITMOTIV, SARRI - Il primo leitmotiv, eterno ritorno, è quello su Sarri non soddisfatto. Se dovesse seguire tutte le volte che i giornali lo vogliono insoddisfatto, Sarri sarebbe la persona più infelice della terra, un tapino costantemente atteggiato al dolore, piegato dalle amare conseguenze del suo sì a Lotito. Ora, tutti sappiamo oggi, e lo sapevamo pure l’anno scorso, un discorso base: Lotito va sempre tenuto sulla corda, rende meglio in uno stato di costante tensione agonistica, nella mischia si esalta. [Sopra](http://sopra.ci/) ci costruisco però un altro discorso: ok, Sarri (ma tutti i mister) vorrebbero la rosa completa al giorno 1 del ritiro. Ok. C’è però un discorso da tenere in mente: il calendario dei ritiri non segue quello dei bilanci, quello delle trattative, sono mondi spesso paralleli, che non si toccano. E questo significa anche che, come l’anno scorso, siamo già nel pieno di strali e liquami negativi, belli carichi di bile. Mettere la giusta spinta ad agire a Lotito non significa gettare tutto all’ortica. Stiamo calmi, ai primi di luglio, sennò a fine agosto siamo fritti.

    LEITMOTIV, GLI OBIETTIVI - Sugli obiettivi di mercato, vi rileggerei quello che scrivevate l’anno scorso su Provedel, Casale, alcuni perfino su Romagnoli. Se avete un minimo sindacale di memoria storica, saprete leggere nelle pieghe del tempo la profonda insoddisfazione che permeava all'inizio di luglio. Certo, il 15 già la coppia di centrali, per dire, era stata acquistata. Detto ciò, diciamo che, rispetto all’anno scorso, siamo in ritardo di una settimana circa. L’arrivo di Castellanos cambia le porte in tavola? Difficile dirlo: stiamo parlando di un acquisto importante, ma penso che i veri obiettivi di mercato, quelli grossi in grado di colmare le lacune, siano due: il regista e il terzino sinistro. Ricci potrebbe rientrare in un grande discorso con Cairo (su Torreira ha alcuni vantaggi, anagrafici prima di tutto), Pellegrini o Kerkez sono ambedue validi e potrebbero darci soddisfazioni. Ci sono dei nomi ancora nascosti (ovviamente) ma attenzione alle possibili cessioni.

    NIENTE SORPRESE - Niente sorprese. Il carico emotivo che accompagna l’addio di Milinkovic Savic non può essere accompagnato da altre cessioni big. E sapete di chi parlo: la tentazione per Immobile è molto grossa, e il dato anagrafico stavolta regge. Per alcuni il vero peccato capitale di Milinkovic è questo: ”ma come, sceglie l’Arabia a soli 28 anni”. Certo, poi ovviamente erano gli stessi che dicevano “ma come fate a chiedere 80 milioni, ha 28 anni”. Potenza delle opinioni cangianti dei faziosi. Il leitmotiv, per i laziali, dovrebbe essere questo: niente cessioni di big. Immobile in Arabia potrebbe chiudere la carriera, o quasi, dopo una montagna di gol, con una montagna di soldi. Preso atto che Lotito lo ha dichiarato incedibile (cioè, cedibile per 50 milioni), posto che tutti abbiamo capito e dobbiamo fare pace col fatto che anche Ciro, come i nostri capelli bianchi testimoniano, sta crescendo, e si avvia alla fase conclusiva della carriera, in questo momento ci risulta molto difficile pensare che sia possibile, per il popolo laziale, sopportare un altro addio di questo peso e livello. Niente sorprese, altri acquisti a stretto giro (Castellanos occhio, se ne parla veramente benissimo) e cominciamo a ragionare su una stagione replay sì, ma per gioco espresso, risultati, miracoli.

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