A vederlo così, il risultato non è poi così male. Un pareggio con quattro gol significa aver fatto due reti a San Siro contro la squadra Campione d'Italia, e averle dato del filo da torcere. In effetti è stato così, ma purtroppo per la Lazio, solo per buona parte del primo tempo. La squadra di Reja nei primi 30 minuti ha dominato il Milan mettendolo alle corde senza riuscire a farlo ragionare. Cissè dalla sua parte ha praticamente fatto quello che voleva, a Klose invece è bastato far leggere il proprio cognome sulla maglia agli avversari per farli preoccupare.

Il tedesco ha confezionato un gol d'autore, liberandosi di Nesta come se fosse l'ultimo dei difensori italiani, e beffando Abbiati che non poteva far nulla se non raccogliere il pallone nel sacco. Poi il 'leone nero' si è liberato in aria e ha schiacciato un pallone con tutta la sua rabbia. La Lazio però non è finita lì, perché due volte Klose, una Cissè nel primo tempo e ancora il francese nel secondo potevano risolvere la gara in favore della Lazio, ma una volta Abbiati, l'altra la mira sbagliata e infine Nesta hanno salvato i rossoneri.

Poi però è successo qualcosa, perché nel finale di primo tempo e per tutto il secondo la Lazio si è ritratta su se stessa, ha abbassato il baricentro e dopo aver subito il primo gol ha dato la sensazione di non essere più sicura dei propri mezzi, tanto che di lì a poco ha incassato il pareggio. Ma il bicchiere è mezzo pieno. Era la prima gara e contro la squadra da battere: da quei primi trenta minuti bisogna ripartire, senza aver paura né dell'avversario, seppure più forte -almeno sulla carta- , né di se stessi.