Laziomania: squadra battuta in campo, Lotito sugli spalti
La Lazio esce sconfitta da uno Stadio Olimpico vuoto. La protesta continua ed il messaggio lanciato dai tifosi è stato chiarissimo. Rispetto a Lazio - Sassuolo ne mancavano 40 mila visto che i presenti di ieri non arrivano a 5 mila e tra loro la maggior parte sono entrati manifestando comunque una forma di dissenso. La divisione che dura da circa 10 anni in casa Lazio non esiste praticamente più: Lotitiani ed Anti-Lotitiani ora sono uniti in favore di un miglioramento che sembra non poter arrivare con questa società. Per questo i tifosi della Lazio protestano. Due su due, le dimostrazioni di dissenso sono riuscite al meglio, 43 mila a Lazio - Sassuolo, stadio praticamente vuoto contro l'Atalanta e contro il Milan è già prevista un'altra iniziativa importante e significativa. I laziali vogliono di più e non ci stanno a vivacchiare, ad abituarsi alla mediocrità le promesse e le premesse erano altre: i quattro campioni promessi mai arrivati, un mercato di gennaio che ha indebolito la squadra ma soprattutto un atteggiamento sempre di sfida della dirigenza nei confronti dei tifosi. Più di una volta la tifoseria ha provato a tendere la mano ma ogni volta è stato rifiutato questo riavvicinamento, quindi al momento sembra insanabile la rottura. Passa in secondo piano il risultato della partita, una sconfitta che fa male perché Reja non riesce a dare continuità di prestazioni e di risultati alla Lazio. La gara contro la Fiorentina aveva dato ai biancocelesti la consapevolezza di essere ancora in grado di combattere per l'Europa League ma quella vista ieri sembra lontanissima da quella che ad intermittenza si riesce a vedere. Un paio di occasioni create ed un gol subito dopo un rimpallo, ma quel che deve far riflettere è il fatto che alcuni giocatori sembrano essere distratti da chissà cosa, completamente fuori dal gioco ed addirittura svogliati. Klose ha toccato pochi palloni perché la Lazio sembrava non avere un'idea di gioco, Onazi non ha azzeccato un passaggio e l'ingresso di Lulic nel secondo tempo non ha migliorato la situazione. Biglia ha cercato di mettere in ordine un incredibile caos sulla mediana ma, senza Ledesma anche lui non è riuscito a trovare il bandolo della matassa. Come sempre ora si deve ripartire dall'inizio: Cagliari fuori casa e poi Milan, non sarà facile ma, bisogna provarci.