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    Laziomania: attacchi isterici tra 3-2-1

    Laziomania: attacchi isterici tra 3-2-1

    • Luca Capriotti
    3-2-1... attacchi isterici? Lo so come stiamo, come state: con la stessa frustrazione di Lazzari subissato da Theo Hernandez che se la prende con i di lui antenati, o quella di Immobile infortunato (mio dio, speriamo di no) sotto gli occhi dell'arbitro che, senza pietà, prova il sadico piacere di oltretutto farli picchiare, questi giocatori così incapaci di tenersi minimamente in partita. Così come il suo direttore sportivo non sembra in grado di un minimo mea culpa.

    SCHIACCIATI - La Lazio si fa passare sopra dal Milan, di nuovo: Pioli incarta delicatamente la Lazio di Sarri, basta un errore di linea di Hysaj e la Lazio crolla come corpo morto cadde. Si rompe la diga, e il Milan travolge tutto quello che può, non ha pietà, non si ferma mai. Si tratta di una squadra schiacciasassi, e la Lazio è stata tenera come un marshmallow. Bisogna dirlo: Sarri ha beccato un avversario in palla, pazzesco per intensità, qualità, voglia, motivazione dopo il derby vinto. Il lavoro di Pioli, che alla Lazio conosciamo bene ma abbiamo stimato troppo poco, si vede, è in stato avanzato, accompagnato e aiutato da una dirigenza competente e in grado di aiutarlo. Dall'altra parte Sarri mastica amaro, amaro per il mercato, amaro per gli evidenti passi indietro lato difensivo. Su questo punto forse bisognerebbe fare un attimo di chiarezza. 

    DIFENSIVAMENTE UN DISASTRO - Dietro, i 4, ma in generale tutta la squadra hanno offerto uno spettacolo abbastanza pietoso. L'avevamo detto, mi sembra di sentirmi dirlo: i limiti dei 4 non potevano essere nascosti da 4 clean sheet, o da buone prestazioni, o dall'ottima gara contro la Fiorentina. I limiti tecnici, mentali, qualitativi dei 4 dietro sono abbastanza evidenti a tutti tranne che al nostro direttore sportivo, che continua a cianciare di programmazione, dopo aver mandato alla malora 2 sessioni di mercato per via di sue alcune differenze di vedute con Sarri. Fa molto ridere parlare di programmazione, mentre qui siamo al limite del sabotaggio: non prendere un difensore con questa situazione, non prendere un attaccante con Immobile che esce zoppicando e noi tutti a pregare i santi del Paradiso di salvarlo, salvarci, almeno proteggerci le coronarie. Inutilmente. Prima di parlare di Sarri, pensateci bene.

    COSA DOBBIAMO PENSARE - Veniamo dalla miglior partita dell'era Sarri, abbiamo visto una delle peggiori: cosa dobbiamo pensare? Io ritengo che il Milan sia troppo forte per noi, veramente. Fa male pensare che ci sono stati anni in cui eravamo noi quelli forti, e loro quelli messi male in arnese. Loro sono cresciuti tanto, hanno programmato. Non lo hanno solo detto, lo hanno pure fatto. E si ritrovano davanti a tutti, con merito. Il Milan troppo bravo non è però una scusa: la Lazio ora deve fare un bel mea culpa, non ha mai tirato in porta, non ha mai provato a tirare fuori la testa, è andata in difficoltà subito, continua il suo inestricabile su e giù, una montagna russa drammatica. La Lazio poteva anche uscire, ci stava di farsi buttare fuori dal Milan. Ma farsi umiliare no. Farsi umiliare no, ma chi dobbiamo davvero ringraziare? Sarri, sicuri? Ora fatevi pure venire tutti gli attacchi isterici anti-sarristi, ma poi pensateci bene. 

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