Laziomania: 1001 motivi per non venire alla Lazio
Alla fine non era l’Argentina, il grosso problema di Bielsa. Visto che ha provato a convincerlo, tutta la Federazione (oggettivamente in malarnese) senza grossi risultati, almeno per ora. La telenovela con la Lazio ha appassionato tutti i nostalgici di Beautiful: una storia che sa di trito e ritrito, senza per questo perdere vigore patetico. E infatti, nella Beautiful magistralmente orchestrata nell’estate romana, ci sono state corna, inciuci, litigate epocali, ed il gran rifiuto. Un po' Celestiniano, come il Papa che proprio di fare il Papa non aveva voglia, Pietro da Morrone, raccontato da Dante Alighieri. Chissà, magari alla fine si scoprirà che il nodo del contendere son state le sagome tedesche per le punizioni, richieste da Bielsa esplicitamente, al posto di quelle nostrane. E la curiosità rimane: si muovevano? Facevano il caffè a chi stava sul pallone? Mistero fitto: almeno quanto l’altro no, quello del Pato nazionale. Bielsa aveva promesso di riportarlo all’antico, aulico, splendente ardore, di quando segnava e faceva innamorare, col suo cuore esposto in sacra esultanza. Beh, alla Lazio non voleva venire per problemi personali. Magicamente scomparsi, al momento del suo quasi del tutto certo passaggio al Villareal. Meno male, ci eravamo preoccupati.
p.s. Nel frattempo, dopo lo tsunami Bielsa si è piazzato sul groppone di Tare il nuovo direttore tecnico Angelo Peruzzi, e probabilmente, a quanto si vocifera, su quello del responsabile della comunicazione De Martino un nuovo responsabile della comunicazione. Probabilmente anche loro, se lo staranno chiedendo. Sarà colpa delle sagome tedesche?
