Più che una rivincita, una feroce rappresaglia: così la Lazio chiude il conto aperto con l'Udinese, che le era costata l'Europa nobile nelle ultime stagioni. Annichiliti i friulani, per altro pallida immagine della squadra che per tanto tempo era stata protagonista in Italia. Petkovic può concedersi qualche lusso, Hernanes dentro soltanto nella ripresa, un quarto d'ora appena per Lulic, ma la sua squadra è lucida, ben disposta, prima su ogni pallone.

La Lazio assorbe senza traumi il rigore che Ledesma si fa parare da Brkic, apre Gonzalez assistito da Mauri, poi il solito guizzo di Klose, infine la punizione sapiente di Hernanes. Ammissibile qualche piccolo calo d'intensità, ma i pochi pericoli per Marchetti vengono soltanto da calci piazzati, compresa la traversa di Di Natale. Festa anche per le maglie con la scritta 'No racism', sorrisi per tutti li regala Olympia, in vena di dispetti prima di consegnarsi all'istruttore. 

(Il Tempo)