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  • La Lazio sa soffrire:| Un punto che vale oro

    La Lazio sa soffrire:| Un punto che vale oro

    • M.A.

    La Lazio sa soffrire, non gioca benissimo, viene schiacciata da un buon Tottenham ma resiste. Lo spirito c'è, nonostante qualche sbavatura difensiva che poteva costare cara (tre gol annullati agli avversari con tanti dubbi). L'avvio è complicato nonostante il tifo commovente di duemila laziali presenti al 'White Hart Lane' che fanno sembrare lo stadio inglese un distaccamento della curva Nord dell'Olimpico. Lennon manda in crisi Lulic, Cavanda fa fatica ad arginare Bale, in mezzo Onazi, schierato all'ultimo minuto per il febbricitante Candreva, non riesce a trovare la posizione migliore e così si soffre tanto. La Lazio si schiaccia dietro, esce una sola volta con Klose e sfiora il vantaggio. Ma la prima mezz'ora è un monologo inglese col gol di Dempsey annullato dall'arbitro romeno Hategan per un fuorigioco che forse non c'è. Biancocelesti troppo timorosi e passivi e allora Petkovic si infuria dalla panchina e chiede ai suoi di salire un po'. Niente di trascendentale ma almeno la partita diventa più equilibrata e Klose fallisce l'appuntamento su uno splendido assist di Mauri. Al 42' l'occasionissima per la Lazio con Gonzalez che colpisce l'interno della traversa dopo una bella discesa di Lulic. Poi tutti negli spogliatoi per un pareggio giusto.

    Nella ripresa ancora assalti inglesi dopo un convincente avvio. Due gol annullati a Defoe e Caulker (dubbio, Lazio fortunata), e troppi rischi per una difesa che comincia a sbandare troppo. La spinta sugli esterni della squadra guidata da Villas Boas aumenta e costringe la banda di Petkovic ad arretrare troppo. Non si sale più, il tecnico ritarda i cambi con Mauri, Hernanes e Lulic in chiara difficoltà fisica, poi prova a dare un messaggio positivo inserendo Zarate per Onazi sbilanciando in avanti la squadra. Il tecnico croato prova a far risalire i suoi ma la mossa non sortisce gli effetti sperati perché si rischia fino all'ultimo. Ledesma è un baluardo invalicabile, raddoppia su chiunque sia in difficoltà, gli altri lottano tutti, Klose è monumentale in un recupero nel finale nel quale c'è tutto il suo impegno per la causa. C'è spazio anche per l'esordio di Ciani a pochi secondi dal fischio finale. Finisce con un pari importante anche se dal punto di vista del gioco si poteva fare di più. Nell'altra partita netta vittoria del Maribor contro un Panathinaikos allo sbando: il girone è tutto da giocare anche se il pari dei biancocelesti vale oro. Non c'è tempo per fermarsi. Tra 48 ore si torna in campo, c'è la quarta giornata contro il Genoa per continuare a sognare in campionato dopo un buon esordio in Europa.

    (Il Tempo)

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