Lazio, c'è un Keita da ritrovare
Una partenza a razzo, due gol e una super prestazione contro il modesto Bassano. Poi l’inattesa retromarcia, un paio di prestazioni deludenti e subito, com’è normale in una piazza come Roma, le prime voci e qualche dubbio da Formello. Balde Diao Keita non è in crisi né in discussione, e non potrebbe essere altrimenti per un talento acquistato tre anni fa per soli 300mila euro e diventato in poco tempo uno dei giocatori più importanti della Lazio. Contro Milan e Cesena, però, le sue accelerazioni incontenibili sulla fascia sinistra sono terribilmente mancate alla Lazio.
I motivi sono almeno due. In primis, banalmente, Keita ha solo 19 anni (ne compirà 20 il prossimo 8 marzo) e come la maggior parte dei giovani non è un fenomeno di continuità. Più nello specifico, però - come spiega Il Tempo - il nuovo tecnico Stefano Pioli sta chiedendo uno sforzo importante allo spagnolo, un impegno tattico diverso. I ripetuti affondi sulla fascia con relativi cross non bastano più, anche perché gli avversari conoscono bene la caratteristiche migliori del talento di Arbúcies.
Pioli segue da vicino la crescita di Keita fin dal ritiro di Auronzo, lo pungola continuamente e gli chiede un maggior impegno in fase di non possesso palla («Deve giocare per la squadra e muoversi per tutti i novanta minuti e non solo quando ha la palla tra i piedi»), ma anche movimenti inediti, continui tagli verso il centro e cambi di posizione quando la Lazio attacca. Il tecnico biancoceleste non vuole dare punti di riferimento offensivi agli avversari.