Lazio, Keita e Antic:| I baby per l'emergenza attacco
Una promessa ancor prima di giocare, una carriera da predestinato, la Cantera del Barcellona come cavallo di battaglia. È di origine senegalese, ma di nazionalità spagnola, è nato l'8 marzo del 1995 a Sant Celoni, un comune di 16.000 anime situato a 50 chilometri da Barcellona. Keita Balde Diao è il nome di battesimo, gli altri sono i cognomi di papà e mamma, da un anno e mezzo fa parte della Primavera di Alberto Bollini. Un calciatore tutto campo e tecnologia, ha attirato l'interesse di diversi operatori di mercato, ama Twitter e il suo Ipad, ma preferisce dare del tu al pallone. Ha una storia particolare, è sempre a caccia di un sogno: fu uno dei tanti gioielli scelti da Guardiola, tecnica sopraffina con un carattere da limare. Troppo orgoglioso: nel 2010 il Barca era in Qatar per partecipare a un torneo giovanile e al giovane Keita venne l'idea di fare uno scherzo innocente a un nuovo compagno, infilandogli cubetti di ghiaccio dentro il letto. La bravata non fu accolta con entusiasmo dai dirigenti e per punizione lo spedirono in prestito al Cornelia, società satellite. Il giovane spagnolo, in scadenza di contratto, non volle più sapere nulla del Barcellona e il suo procuratore, Nunzio Marchione, lo propose al diesse Tare.
Tanti mesi di attesa per il transfer, settimane passate solo ad allenarsi. Ma la società biancoceleste a dicembre è riuscita finalmente a tesserarlo, ha esordito in campionato contro il Pescara, l'esplosione durante il torneo Wojtyla. Tante magie sul campo, il confronto con gente come Biava, Dias e Radu, a giorni potrebbe arrivare la chiamata più importante. La promozione in prima squadra è un'ipotesi da prendere in considerazione, l'infortunio di Klose ha costretto la Lazio a pensarci seriamente, il giovane spagnolo scalpita: 'Dipende tutto da Petkovic - ha raccontato il suo procuratore a Laziosiamonoi.it -, dalle sue esigenze in squadra. Il ragazzo ha tanta voglia di campo, di calcio, di Lazio. Se l'allenatore riterrà di chiamarlo in prima squadra lui si farà trovare pronto. Sono certo che non deluderà. Il suo sogno? Debuttare all'Olimpico e vincere un trofeo'.
Ieri si è allenato con i più grandi, Petkovic lo ha chiamato a rapporto, recuperare con Zarate sembra impossibile, Keita è in pole position per diventare la quarta scelta alle spalle di Rozzi, Kozak e Floccari. Occhio anche a Milos Antic. Centrocampista serbo, arrivato in estate dal Grasshopper, che sta impressionando per tecnica e forza. Ricorda molto Stankovic, è un classe '94, lo ha scoperto come al solito Tare, presto potrebbe anche lui essere aggregato alla rosa di Petkovic. Per combattere l'emergenza non verrà preso in considerazione il mercato degli svincolati. Meglio puntare sulla linea verde, è da sempre l'obiettivo della dirigenza. Non superano 36 anni in due, tornerebbero molto utili viste le assenza di Hernanes e Klose, sarà il tecnico a decidere, il sogno è appena iniziato. Una cosa è certa: il futuro è dalla loro parte.
(Il Tempo)