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    Lazio, un derby top secret

    Lazio, un derby top secret

    • M. A.

    Reja come Mourinho. Il goriziano scopiazza il portoghese, torna all’antico e rispolvera un po’ di sana pretattica, decidendo di nascondere la Lazio. Non vuole svelare i suoi piani pre-derby Edy anzi vorrebbe tentare di lavorare con tranquillità, provando diverse soluzioni anti-Roma senza spiattellarle ai quattro venti. Legittimo, come spiega il Messaggero e forse un po’ datato, ma tant’è. Prima di dare il via alla missione top-secret, in questi giorni ci ha pensato e ripensato assieme ai suoi collaboratori e alla fine ha dato l’ok: blindare gli allenamenti con l’obiettivo di non dare alcun vantaggio ai giallorossi. Stamattina dal nulla, sempre se lo staff tecnico non dovesse fare retromarcia all’ultimo minuto, attorno al centro sportivo di Formello, dovrebbero comparire diversi teloni di colore verde, in modo tale da poter celare le mosse contro Garcia e soci.

    Ieri ci sono state le prove generali, addirittura il match analyst Jesse Fioranelli assistito da alcuni operai, si posizionava in alcune zone del campo per verificare dove si potevano osservare o meno le sedute della squadra. Una scenetta divertente, ma anche un’idea studiata nei minimi dettagli che mette pure un po’ di pepe alla vigilia di una partita così sentita ed importante, eliminando così occhi e binocoli indiscreti. In Italia, l’ultimo ad attuare una simile trovata fu Mou e proprio alla vigilia di un derby che poi riuscì a vincere in modo netto.
    Chissà se Reja, scaramantico come pochi, si sia ricordato di quest’episodio. All’epoca il portoghese disse che coprì parzialmente la Pinetina solo per evitare i continui scatti dei fotografi, ma in realtà non voleva che i cronisti e osservatori del Milan in questo caso vedessero le sue prove tattiche.

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