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    Lazio, UER e Sapienza insieme per il sostegno psicologico dei ragazzi del settore giovanile biancoceleste

    Lazio, UER e Sapienza insieme per il sostegno psicologico dei ragazzi del settore giovanile biancoceleste

    • Tommaso Fefè
    Benessere fisico e salute mentale, due elementi inscindibili per stare bene, da curare e coltivare sin da giovani. Un principio di cui la SS Lazio Calcio è fermamente convinta e che porterà avanti durante tutta questa stagione sportiva, grazie a una collaborazione con l’Università Europea di Roma (UER) e l’Università La Sapienza. L’antico adagio mens sana in corpore sano viene così coltivato dalla società biancoceleste attraverso un progetto innovativo, che vedrà impegnati studenti e laureati in psicologia in un tirocinio nelle strutture del settore giovanile del club e che coinvolgerà anche le famiglie e i componenti dello staff che seguono i ragazzi.

    CRESCITA PROFESSIONALE - Il progetto ha finalità sportivo-educative e rappresenta una proposta formativa e culturale importante per la crescita didattica e professionale degli studenti. È prevista anche la partecipazione degli stessi studenti universitari e dei giovani atleti a quattro incontri su sport, alimentazione, regole del calcio, rispetto dell'arbitro e funzione educativa della famiglia e degli allenatori.

    IL PROGETTO - I tirocinanti metteranno quindi alla prova le proprie capacità supportando i calciatori del settore giovanile e contribuendo a diffusione un clima di benessere, in un ambiente generalmente visto come fortemente competitivo, quale quello del calcio agonistico. Durante il percorso, agli studenti verrà inoltre chiesto di redigere delle schede sulle competenze didattiche, educative, relazionali, comunicative ed emozionali di tutte le figure, familiari e professionali, che partecipano allo sviluppo emotivo e psicologico dei giovani atleti. “Non si tratta di una valutazione del lavoro svolto  dallo staff tecnico – precisa sulle pagine di Repubblica, la Dottoressa Cristina Mezzaroma, Presidentessa della Fondazione SS Lazio 1900, moglie del presidente del club biancoceleste Claudio Lotito e tra le principali promotrici di questa iniziativa – Si tratta di spiegare anche a figure di riferimento per i ragazzi, come lo sono gli allenatori, in che modo affrontare e trattare determinate situazioni e criticità”.

    COUNSELING - La Lazio peraltro sotto questo punto di vista ha già accumulato anni di esperienza avendo attivo all’interno delle proprie strutture uno sportello di counseling, appositamente dedicato all’ascolto delle problematiche psicologiche, sociali ed emotive, che i ragazzi e le ragazze del settore giovanile possono trovarsi ad affrontare. Solo lo scorso anno, fanno sapere dalla società, sono state circa 300 le richieste di accedere a questo servizio, che il club ha affidato alla Dottoressa Daniela Palma, per il settore femminile, e il Dottor Vincenzo Chiavetta, per il settore maschile.

    OPPORTUNITA' - Sono sempre loro i referenti, da parte della società, per il progetto con gli studenti universitari; mentre è la Professoressa Claudia Navarini - Coordinatrice del Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche dell’Università Europea di Roma - una delle figure di riferimento per i tirocinanti, la quale ha commentato così l’iniziativa: “Le lauree in Psicologia dell'Università Europea di Roma si pongono da anni al vertice dei ranking nazionali per svariati motivi, fra cui la ricerca continua di un'attenzione personalizzata alle potenzialità e ai bisogni di ognuno. Tale dedizione si sposa perfettamente con gli obiettivi di una società sportiva come la Lazio Calcio, che vanta una tradizione di primo piano nell'individuazione delle esigenze di ogni singolo atleta e di sviluppo del potenziale a tutti i livelli. Al contempo, questo progetto di collaborazione rappresenta una formidabile opportunità per gli studenti di Psicologia dell'UER di svolgere tirocini altamente qualificati in uno dei settori, quello sportivo, su cui la ricerca e la pratica psicologica si stanno concentrando maggiormente. Attraverso il contatto diretto con il mondo dello sport, gli studenti hanno la possibilità di approfondire un'area di competenza professionale di crescente interesse sia per lo psicologo clinico che per quello dell'età evolutiva, così come per lo psicologo del lavoro e per lo psicologo sociale”.

    IDEA IMPERANTE - Le ha fatto eco ancora la Dottoressa Mezzaroma, sempre ai microfoni dei cronisti di Repubblica: “Quando abbiamo presentato questo progetto alle università, sia La Sapienza, sia l’UER hanno aderito con grande entusiasmo. Entrambi gli atenei hanno dimostrato i voler dare seguito all’iniziativa, affinché possa attecchire su larga scala l’idea di dare uno strumento in più alle famiglie e agli educatori, come possono essere gli stessi allenatori della scuola calcio, per gestire le piccole o grandi criticità che i ragazzi si trovano ad affrontare. L’idea imperante nella società di oggi infatti è che si debba essere sempre preformanti al 100%. La pressione delle aspettative spesso comporta nei bambini e negli adolescenti l’insorgere di ansie da prestazione. Vediamo ragazzi oggi non più abituati psicologicamente ad affrontare i no, i piccoli rifiuti o incapaci di accettare la possibilità di fallire. La Lazio offre quindi un supporto in più dedicato proprio ai propri giovani atleti; un servizio a mio avviso ormai assolutamente necessario”.

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