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    Lazio, Tudor dà ragione a Sarri: 'Qui non c'è obiettività nelle aspettative. I giudizi sono poco equilibrati'

    Lazio, Tudor dà ragione a Sarri: 'Qui non c'è obiettività nelle aspettative. I giudizi sono poco equilibrati'

    La Lazio è pronta a partire per Monza. Domani alle 18, all'U-Power - Stadio Brianteo, i biancocelesti, che dovranno fare a meno solo dell'infortunato Gila per questa trasferta in Brianza, affronteranno la squadra di Palladino con l'unico obiettivo di conquistare tre punti a tutti i costi, per tenere accese le speranze di rincorsa Champions. Oggi in conferenza stampa a Formello il tecnico Igor Tudor ha presentato così la partita di domani.

    LA PARTITA - "Domani sarà una partita difficile come tutte in serie A. Ognuno lotta per i propri obiettivi e noi dobbiamo partire subito forter per fare il massimo. Palladino lo conosco da bambino. Era in primavera quando io ero alla Juve. Era un ragazzo sveglio, curioso, che si interessava a tutto. Poi ha iniziato da poco questa carriera da allenatore e ha tanti aspetti affascinanti. Domani mi aspetto una gara difficile perché la sua squadra è tosta. Ogni partita è una battaglia a sé. Si lavora su cosa si può lavorare volta per volta. La solidità difensiva è legata anche a fattori di testa. Molto poi dipende dall'approccio degli avversari".

    RECUPERI - "Provedel ha ripreso ad allenarsi con noi, ma sta fuori da quasi due mesi. Con soli due allenamenti lo considererei in dubbio anche solo per andare in panchina. Zaccagni ha fatto mezz'ora nell'ultima gara e vedremo oggi come reinserirlo. Viene anche la lui da un periodo problematico di infortuni. Mancano poche gare e dovremo essere bravi a capire come utilizzare al meglio le nostre forze durante le partite. Zaccagni ha fatto tanti gol negli scorsi anni. Vuol dire che è decisivo quando gioca vicino alla porta, ma nell'arco di una rosa bisogna far giocare i più forti mantenendo però l'equilibrio. Un giocatore che può giocare sulla fascia ma anche dietro le punte ha tante qualità che possono essere sfruttate al massimo. Rovella ha fatto un campionato interessante, poi ha avuto questo problema di pubalgia che lo ha rallentato, ma a me piace, è tignoso e capisce di calcio. Dovrebbe mettere qualche kilo di muscoli e sta lavorando atleticamente per questo. Nel suo ruolo c'è gente che ora sta facendo bene. La concorrenza è importante. Serve pazienza e saper sfruttare il momento".

    OBIETTIVO - "Non lo so dove possiamo arrivare. Ci sono anche le altre e non possiamo influenzare in nessun modo i loro risultati. Difficile fare pronostici. Possiamo lavorare solo sulle nostre prestazioni e questo è il nostro unico obiettivo. Ci sono punti in ballo per noi come per le altre. I calcoli sono importanti, ma noi dobbiamo pensare a fare al meglio la nostra parte, poi tireremo le somme alla fine. Io credo che fino all'ultima partita sarà tutto in ballo".

    CONFERMARSI - "I due attaccanti (Immobile e Castellanos, ndr) sono entrambi possibili titolari, anche se a me questa parola non piace tantissimo. Nel calcio di oggi sei titolare, poi fai due o tre gare e vieni cambiato lo stesso. Bisogna sempre riconfermarsi in questo mondo. Uno può fare due gol, ma poi c'è la prossima gara a cui pensare. Io ribadisco sempre, giorno per giorno, questo concetto. Per me è l'unico modo di vivere questo sport".

    OBIETTIVITA' - "Io in questi quarantacinque giorni a Roma ho capito che c'è grande passione e appartenenza della gente a questo club. Ma penso di essere abbastanza obiettivo nel dire che i giudizi sono spesso poco equilibrati. Si fanno comparazioni tra rose, ma non sempre si ha la lucidità di capire qualew sia il reale valore di una squadra. Qui alla Lazio manca questa capacità di fare le giuste valutazioni. Sarri ci ha provato a farlo capire, ma quando c'è tanto amore, c'è meno obiettività. Ma un allenatore e un club devono sempre essere obiettivi e giusti. Quando si carica qualcosa di eccessive aspettative, non si fa una cosa giusta. Per i tifosi è giusto vivere le cose con il cuore, ma tra di noi il buon senso deve sempre prevalere. Io ho ben chiaro dove si possa collocare la rosa della Lazio, ma non mi voglio esprireme per non fare polemiche. Chiaro che non fosse da secondo posto l'anno scorso, ma ci è arrivata lo stesso perché il bello del calcio è anche quello di poter arrivare ai risultati tirando fuori il massimo e superare le aspettative. Dinamiche particolari in un campionato ci sono sempre. Qualcuno fa meglio, qualcuno fa peggio, e questo può ingannare chi guarda da fuori".

    ATALANTA - FIORENTINA  -"Ovvio che giocare una partita quando il campionato è già finito non sarebbe una cosa regolare. Il calcio italiano in questo deve migliorare tanto su queste cose qua. Capisco le esigenze del calendario, ma una gestione di questo tipo va assolutamente migliorata".

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