VIDEO Feriti dieci inglesi, Lotito: 'Non sono stati i tifosi della Lazio'
Guerriglia urbana ieri notte poco dopo l'una a Campo de' Fiori. Un tifoso inglese è in fin di vita. Un gruppo di supporter inglesi a seguito della squadra di calcio del Tottenham è stato aggredito all'interno di un pub da un centinaio di ultras. Pesante il bilancio del raid: dieci inglesi feriti, di cui due accoltellati e uno ricoverato in codice rosso e il locale completamente devastato.
Ai microfoni di Cittaceleste interviene Matteo Cuccu, uno dei proprietari del PUB: "Io non c'ero da quello che mi hanno raccontato sono arrivati due gruppi di teppisti e hanno accerchiato il pub, sia dall'entrata principale che da quella secondaria. Poi hanno aggredito i tifosi Inglesi, arrivati a Roma per vedere la partita, gente di 40 anni. Hanno devastato il locale, con delle spranghe, tutto è durato almeno 10 minuti. Uno dei feriti è stato inseguito ed accoltellat. Il tutto è accaduto verso l'una, l'una e venti. Non c'erano forze dell'ordine, ma solo una macchina della municipale che poi è andata via. La polizia poi, comunque, è arrivata dopo 10-20 minuti. Se si possono identificare come Laziali? No. Non avevano sciarpe, non avevano nulla. Quelli aggrediti invece si, posso dire che erano tifosi del Tottenham, dai 40 ai 60 anni, che fra le altre cose non avevano nessuna sciarpa, ma erano sicuramente di Londra, erano seduti a bere. Una cosa del genere non è mai successa, ma posso dire che non c'erano né sciarpe della Lazio né del Tottenham. Si parla antisemitismo? Si, immagino. L'unica ipotesi potrebbe essere questa. Quello che posso dire è che gli aggressori erano Italiani. I ragazzi che lavorano qui sono stati fino alle 7.00 in questura, sono scioccati. Molto probabilmente il tutto è dovuto alla partita, poi non so se erano tifosi della Lazio o della Roma."
AGGIORNAMENTO ORE 12:27
"Questi atti vanno sempre condannati ma, al momento, da informazioni assunte dalla Società, non risulta con certezza che l'aggressione sia stata opera di tifosi della Lazio". Queste le dichiarazioni del Presidente, Claudio Lotito, all'AdnKronos
AGGIORNAMENTO ORE 12:15
Alla Gazzetta dello Sport, sono arrivate alcune testimonianze.
Marco Manzi, titolare del locale, ha dichiarato: "Al momento dell'aggressione c'era mio fratello Raffaele, io sono arrivato subito dopo. Erano circa 40 persone, tutte vestite allo stesso modo, senza segni distintivi e con il casco in testa. Laziali? Non lo so, abbiamo pensato alla Lazio per via della partita. Ma di sicuro avevano preso di mira i tifosi del Tottenham, fra i quali c'erano anche persone non più giovani. Hanno inziato a lanciare di tutto verso i tavolini fuori dal pub, facendo scappare chi c'era, poi sono entrati, una parte dall'ingresso principale, un'altra parte da quello secondario, in via del Gallo. Era pianificato tutto, erano organizzatissimi: hanno bloccato l'uscita secondaria e avevano con loro anche gas urticante. Hanno isolato gli inglesi lanciando chiavi inglesi, tavolini, ringhiere, tutte intorno. Finché non sono rimasti i tifosi del Tottenham circondati. Lì l'aggressione, poi sono scappati. Forse un inglese ha reagito accoltellando un assalitore. Ma di questo non siamo sicuri". Sempre Manzi ha aggiunto: "E' grave che il tutto sia durato dieci minuti. E a Campo de' Fiori, quando di solito, se c'è una partita di calcio con gli inglesi, qui ci sono tante forze dell'ordine. Stavolta era presente solo un'auto della Polizia Municipale che è scappata appena è iniziato tutto. Mi viene il sospetto che la cosa sia stata studiata perché i tifosi inglesi erano qui dal pomeriggio e non c'erano controlli. Hanno preparato il tutto per bene. Dopo il raid alcuni inglesi sono scappati in Via dei Cappellari, dove uno è stato inseguito ed è stato accoltellato".
Parla anche una donna, Emanuela De Pasquale, che abita sulla piazza dove sono avvenuti gli scontri: "Quando ho visto quel che stava succedendo- riporta La Gazzetta dello Sport- ho chiamato le forze dell'ordine. Era l'una e dieci, ero stata appena svegliata. La polizia è arrivata all'una e mezza, contemporaneamente alle ambulanze, quando era tutto finito. Una cosa allucinante".
AGGIORNAMENTO ORE 11:59
Secondo quanto raccolto da Cittaceleste.it, i tifosi inglesi erano all'interno del pub, forse un po' alticci, ma sicuramente tranquilli, per vivere la vigilia di Lazio-Tottenham. Sono stati aggrediti da un gruppo di italiani che ha generato la maxi rissa. C'è la conferma di un tifoso inglese che versa in gravissime condizioni. La polizia non si esprime anche se sono in corso le indagini per cercare di capire la reale dinamica dei fatti attraverso le telecamere di videosorveglianza dei negozi attigui.
AGGIORNAMENTO ORE 11:13
Repubblica.it, propone una testimonianza:
I testimoni. ''Sono entrati all'improvviso con mazze e cinte, hanno sfasciato tutto e ci hanno assaltato. Alcuni all'esterno avevano circondato il locale'', raccontano ancora sotto shock i testimoni alla polizia. Tracce della ''spedizione punitiva'', a suon di tirapugni e coltelli, sono visibili anche all'esterno del locale con alcune sedi e tavoli devastati dalla furia del gruppo di ultras. ''Avevano il volto coperto - hanno proseguito nel racconto - e quando qualcuno ha cercato di uscire ha trovato lo sbarramento esterno. Dopo aver lasciato in terra gli inglesi sanguinanti sono fuggiti''.
AGGIORNAMENTO ORE 10:40
Volti coperti, coltelli e botte. Un gruppo di ultras della Lazio ha aggredito mercoledì notte dieci tifosi del Tottenham in un pub di Roma. I supporter biancocelesti sono entrati nel locale con aria minacciosa, scatenando una rissa con gli inglesi. Feriti negli scontri, i britannici sono stati medicati negli ospedali Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina e del San Camillo. Uno di loro si trova è in prognosi riservata con l'aorta lesionata.