Calciomercato.com

  • Getty Images
    Lazio, Tare: 'Vinte tante battaglie, ma conta vincere la guerra. Immobile e Luis Alberto, che storie di riscatto!'

    Lazio, Tare: 'Vinte tante battaglie, ma conta vincere la guerra. Immobile e Luis Alberto, che storie di riscatto!'

    Igli Tare, direttore sportivo della Lazio, parla a Lazio Style Radio il giorno dopo la vittoria per 4-2 sull'RB Salisburgo: "Ieri ho sottolineato più volte l’importanza della presenza dei tifosi allo stadio. Se vogliamo conquistare traguardi importanti c’è bisogno sempre di una cornice di pubblico come quella di ieri sera. Volevo ringraziare tutti i tifosi presenti, hanno sostenuto la squadra per novanta minuti. È importante capire che il sostegno dei tifosi è fondamentale. Probabilmente siamo l’unica squadra in Serie A che promuove tutte le iniziative possibili per far tornare la gente allo stadio. Questa squadra merita di avere un pubblico numeroso. Ne abbiamo parlato a lungo durante la stagione, queste iniziative devono esserci sempre. Il pubblico influisce sulla partita, sui giocatori, sugli avversari e anche sulla terna arbitrale. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti soprattutto in vista delle ultime partite del campionato. I tifosi ieri sono stati fantastici, la mia speranza è che l'affluenza di ieri possa diventare un’abitudine".

    UN’IMPRESA DA COMPIERE – “La nostra media di tifosi allo stadio, se confrontata con quella dei nostri avversari europei, lascia molto a desiderare. Il pubblico biancoceleste è grande, noi lo sappiamo. È come un gigante che ha bisogno di essere svegliato e noi dobbiamo farlo con le nostre vittorie e i nostri risultati. Ci sono tante piccole cose che ti fanno innamorare di questa Lazio. Ricevo spesso telefonate da colleghi che simpatizzano Lazio per l’amore e l’entusiasmo che trasmette in ogni partita. Questo ci fa capire che siamo sulla buona strada. L’ho sempre detto, noi abbiamo un popolo di ventimila che sono sempre fedeli, nel bene e nel male. Vorrei stringere la mano a ognuno di loro per l’affetto che dimostrano sempre. Dovremmo riuscire a trasmettere quell’affetto a tante altre persone”.

    IL VERO OBIETTIVO – “Per ora stiamo vincendo delle battaglie, ma l’importante è vincere la guerra. Noi dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo, ovvero la Champions. Il lavoro svolto finora dal mister e dalla squadra è stato molto buono, dobbiamo continuare così. La speranza è di arrivare in fondo in campionato e in Europa League”.

    L’IMPORTANZA DEL GRUPPO – “Ciro ci ha aiutato a creare un fantastico spirito di squadra. Per questo sono molto orgoglioso di averlo portato alla Lazio. Due anni fa sapevamo di dover fare delle scelte importanti, alcune anche dolorose, ma necessarie. Siamo stati bravi e adesso quelle scelte ci stanno ripagando”.

    LA CRESCITA – “L’ambiente famigliare che noi cerchiamo di creare è il nostro punto di forza. Non siamo il Real Madrid, ma siamo una società che ha voglia di crescere e che conosce le tappe da percorrere per arrivare a essere grande. Anche i momenti negativi sono importanti, perché fanno riflettere. La vittoria di ieri sera ci ha dato un’ulteriore conferma, siamo grandi. Ora ci aspetta la sfida di Udine, che sarà insidiosa. E giovedì prossimo in Austria sarà importante mantenere un ottimo ritmo. Dobbiamo fare il possibile per non sbagliare più”.

    UN PUNTO DI ARRIVO – “L’importante è mantenere un rapporto sincero con i giocatori, far capire loro cosa possiamo dargli e cosa no. Per me la cosa fondamentale è far sì che la Lazio possa diventare un punto di arrivo e non di partenza. C’è ancora molta strada da fare. Ma storie come quelle di Immobile o Luis Alberto ci fanno ben sperare. Sono giocatori che nella Lazio hanno potuto e saputo riscattarsi. Questo mi rende felice e fiducioso per il futuro di questa società”.

    Altre Notizie