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Lazio, Tare: 'Vinte tante battaglie, ma conta vincere la guerra. Immobile e Luis Alberto, che storie di riscatto!'
UN’IMPRESA DA COMPIERE – “La nostra media di tifosi allo stadio, se confrontata con quella dei nostri avversari europei, lascia molto a desiderare. Il pubblico biancoceleste è grande, noi lo sappiamo. È come un gigante che ha bisogno di essere svegliato e noi dobbiamo farlo con le nostre vittorie e i nostri risultati. Ci sono tante piccole cose che ti fanno innamorare di questa Lazio. Ricevo spesso telefonate da colleghi che simpatizzano Lazio per l’amore e l’entusiasmo che trasmette in ogni partita. Questo ci fa capire che siamo sulla buona strada. L’ho sempre detto, noi abbiamo un popolo di ventimila che sono sempre fedeli, nel bene e nel male. Vorrei stringere la mano a ognuno di loro per l’affetto che dimostrano sempre. Dovremmo riuscire a trasmettere quell’affetto a tante altre persone”.
IL VERO OBIETTIVO – “Per ora stiamo vincendo delle battaglie, ma l’importante è vincere la guerra. Noi dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo, ovvero la Champions. Il lavoro svolto finora dal mister e dalla squadra è stato molto buono, dobbiamo continuare così. La speranza è di arrivare in fondo in campionato e in Europa League”.
L’IMPORTANZA DEL GRUPPO – “Ciro ci ha aiutato a creare un fantastico spirito di squadra. Per questo sono molto orgoglioso di averlo portato alla Lazio. Due anni fa sapevamo di dover fare delle scelte importanti, alcune anche dolorose, ma necessarie. Siamo stati bravi e adesso quelle scelte ci stanno ripagando”.
LA CRESCITA – “L’ambiente famigliare che noi cerchiamo di creare è il nostro punto di forza. Non siamo il Real Madrid, ma siamo una società che ha voglia di crescere e che conosce le tappe da percorrere per arrivare a essere grande. Anche i momenti negativi sono importanti, perché fanno riflettere. La vittoria di ieri sera ci ha dato un’ulteriore conferma, siamo grandi. Ora ci aspetta la sfida di Udine, che sarà insidiosa. E giovedì prossimo in Austria sarà importante mantenere un ottimo ritmo. Dobbiamo fare il possibile per non sbagliare più”.
UN PUNTO DI ARRIVO – “L’importante è mantenere un rapporto sincero con i giocatori, far capire loro cosa possiamo dargli e cosa no. Per me la cosa fondamentale è far sì che la Lazio possa diventare un punto di arrivo e non di partenza. C’è ancora molta strada da fare. Ma storie come quelle di Immobile o Luis Alberto ci fanno ben sperare. Sono giocatori che nella Lazio hanno potuto e saputo riscattarsi. Questo mi rende felice e fiducioso per il futuro di questa società”.