Lazio, Tare 'Ederson e Breno, si può!'
“A prescindere dalla Champions prenderemo 4 grandi giocatori. Ci sono i presupposti che arrivino Ederson e Breno ed Hernanes resta. Reja e Zàrate? A fine anno vedremo”. Con la sconfitta di Udine il terzo posto per la Lazio è più lontano, ma all’indomani della seconda sconfitta consecutiva è il direttore sportivo Igli Tare a guardare con ottimismo al futuro. Intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, all’interno della trasmissione ‘C’è calcio per te”, il dirigente albanese ha escluso che le prossime operazioni di mercato biancocelesti possano essere ridimensionate dal mancato raggiungimento dei preliminari di Champions League: “La nostra priorità ora è quella di cercare fino alla fine di raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi ad inizio campionato – spiega Tare - , abbiamo a disposizione ancora tre partite per farcela e non lasceremo nulla di intentato, anche per rispetto dei nostri tifosi. Siamo stati condizionati dai numerosi infortuni, ma dobbiamo crederci ancora: comunque vada a finire, però, abbiamo l’intenzione di rinforzare questo gruppo con almeno 4 giocatori di grande livello. Poi se dovesse arrivare anche la Champions faremo qualcosa in più”. Due dei quali, il trequartista brasiliano del Lione Ederson ed il centrale difensivo del Bayern Monaco Breno, sembrano davvero ad un passo: “Ci sono i presupposti che in estate vengano da noi, ci stiamo lavorando da molto tempo e speriamo proprio di riuscire a portarli a Roma. L’insidia da superare è l’interessamento di altri club interessati a questi due calciatori”. “Una cosa è certa – continua Tare - , il fatto che abbiamo e stiamo cercando calciatori in un ruolo simile a quello di Hernanes non significa che vogliamo cedere il brasiliano. La nostra volontà è quella di migliorare ogni anno la rosa e per farlo non abbiamo intenzione di cedere un elemento così importante per questa squadra. Hernanes non è in vendita e l’abbiamo dimostrato anche la scorsa estate, quando abbiamo rifiutato un’offerta di 30 milioni arrivata da una società europea. Ci siamo confrontati anche con il ragazzo, al quale abbiamo spiegato chiaramente la nostra posizione. Poi è chiaro che nella vita non si può escludere nulla, ma non lo dico per far capire che può essere ceduto”. L’involuzione della Lazio dall’avvento del 2012 è stata dettata anche dai mancati rinforzi nell’ultima sessione di mercato invernale: “C’era la chiara intenzione di rinforzare la squadra – sottolinea - , ma nessuno aveva previsto che dopo un mese di trattative con la Juventus per Krasic, nel quale avevamo raggiunto anche un accordo con i bianconeri, alla fine arrivasse il rifiuto del calciatore. Fino all’ultimo giorno abbiamo anche provato a prendere Honda, ma non c’è stato nulla da fare. Gli infortuni poi hanno fatto il resto”. Soprattutto in attacco, dove in estate la Lazio aveva scelto di fare a meno di Mauro Zàrate. A giugno scadrà l’opzione dell’Inter per esercitare il diritto di riscatto, ma la sensazione è che tra i due club potrebbe aprirsi una trattativa che prescinda dalla cifra attualmente fissata (16 milioni di euro): “Allo stato attuale la cifra non è trattabile – spiega Tare - , ma presto ci sarà un incontro con l’Inter per capire meglio il suo futuro e sivedrà”. L’ultima battuta è dedicata al futuro di Edy Reja: “Con il nostro tecnico – conclude Tare – abbiamo un rapporto molto sincero ed aperto. A bocce ferme con serenità ci siederemo intorno ad un tavolo con lui ed il presidente ed analizzeremo insieme il futuro. Senza problemi, come sempre abbiamo fatto”.