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    Lazio, svolta Pioli: rimodellato lo spartito iniziale

    Lazio, svolta Pioli: rimodellato lo spartito iniziale

    • M. A.

    Pioli si è preso la Lazio. Dopo un mese vissuto pericolosamente con tre ko nelle prima quattro uscite, ha rimodellato lo spartito iniziale tenendo fede alla sua idea primitiva mediandola però sull’altare dei risultati. Quindi 4-3-3 molto offensivo, pressing esasperato e difesa alta ma non per tutta la durata della gara.

    A Firenze - come riporta Il Tempo - la partita perfetta sotto quest’aspetto: bella e spettacolare per un tempo, arroccata e cinica della ripresa quando l’arrembaggio viola è stato veemente ma improduttivo. Né Zeman, nè Reja, solo Pioli capace di trovare la sintesi tra le sue scelte e una rosa che aveva avuto una crisi di rigetto nelle prime gare. Il primo tempo di Marassi è stato straordinario ma fuorviante perché non si può andare sempre a cento all’ora in campo e allora al Franchi ecco la sostituzione che non t’aspetti: Lazio in sofferenza, dentro il mediano Onazi, fuori il talismano Mauri (ieri ricoverato in osservazione alla Paideia per una leggera tonzillite). Tutti dietro alla linea della palla a difendere il prezioso gol segnato da Djordjevic, squadra compatta anche nel momento della sofferenza.

    Ieri si è goduto con la moglie Barbara il suo compleanno numero 49. È soddisfatto, la squadra risponde, la Lazio sta risalendo una classifica che era diventata preoccupante prima di scendere in campo a Palermo. È bastato poco ma di sicuro qualcosa è cambiato da quella sera alla Favorita: pochi accorgimenti tattici, una maggiore attenzione difensiva per superare i momenti peggiori che non significa derogare ai propri principi. Al tecnico biancoceleste piacerebbe una Lazio in grado di giocare tutti i 90 minuti come il primo tempo di Firenze ma, una volta che si è reso conto che era un’impresa impossibile, ha mostrato grande umiltà cercando di blindare di più la difesa. E così anche Ciani e Novaretti domenica scorsa hanno fatto un’ottima figura nonostante le tante critiche ricevute. Che non vuol dire che hanno superato l’esame e che siano due fenomeni ma di sicuro che sono in grado di giocare in serie A se adeguatamente protetti.

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