Primo fra tutti c'è il suo predecessore, Reja: 'La prima volta che ho conosciuto Vladimir era Genoa, mi fece subito un'ottima impressione. È una persona di spessore, di grande umanità. È umile e il gruppo ha piacere a lavorare con lui, dimostra grande intelligenza'. Il tecnico si sofferma sui risultati della Lazio: 'Petkovic è riuscito a mettere la squadra bene in campo e portarla a un rendimento straordinario, anche dal punto di vista fisico la rosa sta molto bene. La posizione in campionato? Anche io ero in testa alla classifica nella prima parte di stagione, quindi conta relativamente bisogna essere cauti. Lui, però, nonostante arrivi da una realtà più piccola, sembra aver già capito bene come funziona il campionato italiano. Certo - dice Reja - si trova una squadra di campioni e questo lo aiuta, del resto gioca con i miei stessi giocatori. Io schieravo Brocchi, lui manda in campo altri ma il nocciolo della formazione è quello. Adesso deve sperare solo di non avere a che fare con tanti infortuni, come successo a me. La Lazio quest'anno è da Champions, ma può giocare pensando allo scudetto'.

C'è anche Delio Rossi a complimentarsi con Petkovic: 'Sta seguendo le orme del predecessore - spiega il tecnico - e ha l'intelligenza di assecondare i giocatori. Bravissimo a portare Hernanes in mezzo al campo. Zarate? È un tipo particolare, dovresti far girare la squadra intorno a lui e Petkovic non può farlo. Il bosniaco si è adattato a questa Lazio dimostrando intelligenza, può arrivare in Champions ma in campionato vedo meglio Juve e Napoli'. Rossi parla anche della gestione del doppio impegno, serie A ed Europa League: 'La Lazio non ha due squadre, mancano le alternative. Non darò consigli sul turn-over, ma di sicuro non ha ricambi di alta qualità in tutti i ruoli. Con chi lo sostituisci, ad esempio, Klose?'. Il tecnico prova anche a interpretare il successo di Petkovic: 'Lui viene da una realtà più piccola, ma forse proprio per questo vive tutto con un pizzico di incoscienza e sta facendo bene in una piazza difficile come Roma'.

Felice del percorso del bosniaco anche Dino Zoff: 'Per me non è stata una sorpresa, le referenze erano buone. Di questa la Lazio più che al gioco, però, dobbiamo fare un plauso alla squadra, poi Petkovic è bravo a mettere gli uomini giusti al posto giusto. La Champions? Si, con un po' di fortuna'. E nel giorno delle lusinghe, anche Buffon e Petrucci spendono parole dolci. 'La sorpresa della stagione è la Lazio che ha un allenatore sobrio e al passo coi tempi', dice il portiere. 'Sta dimostrando - spiega il presidente del Coni - di essere veramente un vincente. Si decantano tanti altri tecnici, ma bisogna ammettere che Lotito ancora una volta ha azzeccato la scelta'.

(Il Tempo)