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Lazio, spunta la grana Acerbi: respinta l'offerta di rinnovo, vuole guadagnare più di Milinkovic e Luis Alberto
Nemmeno la partenza ufficiale del calciomercato, scattato il primo settembre, ha prodotto la tanto attesa accelerata per le trattative condotte dal direttore sportivo della Lazio Igli Tare. Muriqi e Fares rimangono gli obiettivi più facili da concretizzare, ma fumata bianca ancora non è arrivata e comunque i loro arrivi non basterebbero ad accontentare le richieste di Simone Inzaghi per migliorare la qualità dell'organico. E tra le questioni che restano in sospeso ci sono pure il rinnovo del contratto in scadenza tra un anno del tecnico, che in queste ore si trova a dover affrontare l'ennesima situazione scomoda, quella legata al futuro di Francesco Acerbi.
MESI DI TENSIONE - Il centrale difensivo, uno dei punti di forza della Lazio delle ultime stagioni, ha vissuto mesi complicati dopo la ripartenza dell'ultimo campionato successiva all'emergenza Covid-19: i problemi di preparazione denunciati dalla squadra e i tanti infortuni post-lockdown, il duro scontro verificatosi in spogliatoio col medico sociale Pulcini dopo la sconfitta col Sassuolo e la figura controversa del nutrizionista Fabbri hanno turbato il rapporto tra il calciatore e il club. E, come se non bastasse, a questo si aggiungono le recenti frizioni nella trattativa per il prolungamento del contratto in scadenza nel 2023.
RICHIESTE ALTE - Acerbi, attraverso il proprio procuratore Federico Pastorello, chiede che il suo ingaggio sia adeguato al livello dei calciatori meglio pagati della rosa (se non oltre), da Immobile a Luis Alberto, passando per Milinkovic-Savic. La sua richiesta iniziale di 3,5 milioni di euro netti per i prossimi 5 anni non è stata soddisfatta, con Lotito che si ferma a circa 2,8 milioni più bonus. Che la situazione non sia proprio all'insegna della massima serenità è dimostrato dallo slittamento dell'appuntamento previsto in questi giorni tra l'entourage del difensore e la società. Una grana in più per Simone Inzaghi a poche settimane dall'inizio del campionato.
MESI DI TENSIONE - Il centrale difensivo, uno dei punti di forza della Lazio delle ultime stagioni, ha vissuto mesi complicati dopo la ripartenza dell'ultimo campionato successiva all'emergenza Covid-19: i problemi di preparazione denunciati dalla squadra e i tanti infortuni post-lockdown, il duro scontro verificatosi in spogliatoio col medico sociale Pulcini dopo la sconfitta col Sassuolo e la figura controversa del nutrizionista Fabbri hanno turbato il rapporto tra il calciatore e il club. E, come se non bastasse, a questo si aggiungono le recenti frizioni nella trattativa per il prolungamento del contratto in scadenza nel 2023.
RICHIESTE ALTE - Acerbi, attraverso il proprio procuratore Federico Pastorello, chiede che il suo ingaggio sia adeguato al livello dei calciatori meglio pagati della rosa (se non oltre), da Immobile a Luis Alberto, passando per Milinkovic-Savic. La sua richiesta iniziale di 3,5 milioni di euro netti per i prossimi 5 anni non è stata soddisfatta, con Lotito che si ferma a circa 2,8 milioni più bonus. Che la situazione non sia proprio all'insegna della massima serenità è dimostrato dallo slittamento dell'appuntamento previsto in questi giorni tra l'entourage del difensore e la società. Una grana in più per Simone Inzaghi a poche settimane dall'inizio del campionato.