Lazio, Mihajlovic nemico-amico
Torna Sinisa. Non sulla panchina della Lazio, come sembrava possibile solo poche settimane fa, ma ancora una volta da avversario. Domenica riparte il campionato e per la Lazio c’è subito un nuovo, importante esame sul campo della nuova Sampdoria dell’ex biancoceleste Mihajlovic, in arrivo a Genova per risollevare le sorti dei doriani penultimi in classifica con appena 9 punti raccolti nelle prime 12 gare sotto la gestione Delio Rossi.
Torna Sinisa, giocatore amato dai tifosi biancocelesti tra la fine del secondo millennio e l’inizio del terzo. Sei anni da protagonista con la maglia della Lazio - come riporta Il Tempo -193 presenze e 33 gol, ma soprattutto uno scudetto, 2 coppe Italia, 2 Supercoppe italiane e una europea conquistata grazie allo storico trionfo nell’ultima edizione della Coppa delle Coppe, datata 1999.
Il matrimonio tra Mihajlovic e la Lazio si interruppe nel 2004. Il serbo chiuse la carriera da giocatore all’Inter dove poi cominciò l’avventura in panchina sotto la gestione Mancini prima di «mettersi in proprio» allenando Bologna, Catania, Fiorentina e infine la nazionale serba, dalla quale si è diviso nei giorni scorsi dopo aver fallito la qualificazione al Mondiale 2014. L’affetto per la maglia biancoceleste, però, non si è mai affievolito, come ha dimostrato Sinisa consigliando la Lazio al pupillo Djordjevic (che fece anche esordire lo scorso anno con la maglia della Serbia) e poi ribadendo il proprio amore appena due settimane fa nella visita a Roma: 'Sono laziale – spiegò Mihajlovic, nella Capitale per ricevere il premio “Lazialità” – qualche anno fa sono stato vicino al ritorno in biancoceleste e ammetto che mi piacerebbe, ma non è corretto parlarne perché stimo Petkovic'. Il tecnico bosniaco contraccambia, ma intanto ha «salvato» la panchina con l’ultima buona prestazione della Lazio sul campo del Parma. Una rondine, però, non fa primavera. Lo sa Petkovic e lo sanno i giocatori biancocelesti. contro una Sampdoria in difficoltà la Lazio deve ritrovare la vittoria in trasferta per chiudere l’annus horribilis cominciato proprio a Marassi lo scorso 22 dicembre, quando la squadra di Petkovic superò 1-0 i blucerchiati appena presi in mano da Delio Rossi. Da quel momento, nelle 16 partite di serie A giocate lontano da Roma, la Lazio ha raccolto una sola vittori. Ecco perché contro l’amico Mihajlovic – battuto dalla Lazio quattro volte su cinque da quando siede in panchina – bisogna invertire la tendenza.