Lazio: senza de Vrij serve un muro in difesa
Domenica, al 40’ di Lazio-Empoli, dall’Olimpico sono partiti applausi: erano sinceri, ma anche di paura. Stefan De Vrij stava uscendo zoppicando e quando ci sono di mezzo le ginocchia non si scherza. Non c’era da stare tranquilli neanche il 1° febbraio, l’ultima volta in cui la Lazio aveva giocato senza l’olandesone in mezzo alla difesa: il Cesena vinse 2-1, Lazio quarta a 5 dal Napoli, terzo, e addirittura a 9 dalla Roma, seconda. La prima volta di Mauricio e Lorik Cana titolari in coppia in Serie A non andò bene, ma era tutta un’altra Lazio: andò meglio una settimana prima, quando il brasiliano debuttò con la maglia biancoceleste contro il Milan proprio al posto di De Vrij, e sarebbe andata meglio pure a San Siro tre giorni dopo, sempre contro il Milan, quando Cana fu espulso ma la Lazio con Mauricio e Novaretti centrali vinse e passò il turno. Chissà come andrà domani, quando la Lazio che in difesa ha alzato il muro affronterà il secondo miglior attacco del campionato, dietro proprio quello di Pioli. Il morale - come sottolinea il Cor. Sera elle pagine romane - è alto (ma, nonostante l’entusiasmo, Pioli sta tenendo il gruppo più sulla corda del solito), e i numeri sono dalla parte della Lazio: due gol subiti nelle otto partite della serie vincente, tre nelle ultime dieci compresa la semifinale di Coppa Italia contro il Napoli. Ma la difesa senza De Vrij, inutile girarci intorno, perde tanto, come ha sempre perso la Lazio nelle tre partite di campionato in cui l’ex Feyenoord non ha messo piede in campo (Udinese e Napoli all’Olimpico, più Cesena), mentre è andata meglio in Coppa Italia, sia a Torino sia a Milano.