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    Lazio, senza Ciro chi li batte i rigori? I numeri degli altri tiratori non sono entusiasmanti

    Lazio, senza Ciro chi li batte i rigori? I numeri degli altri tiratori non sono entusiasmanti

    • Tommaso Fefè
    E adesso chi li batte i rigori? La domanda aleggia nell'ambiente laziale da almeno un paio di giorni. I tifosi, gli appassionati di fantacalcio e la stessa Lazio si interrogano su chi dovrà assumersi la responsabilità di calciare dagli 11 metri, qualora si presentasse l'occasione. Perché dei 189 gol di Immobile con la maglia biancoceleste, 52 sono arrivati dal dischetto (11 quelli falliti, ndr). Il che lo rende anche il miglior rigorista della storia del club capitolino, ma, se possibile, allarga anche ulteriormente la voragine apertasi nell'attacco delle Aquile dopo il suo infortunio.

    I NUMERI DEGLI ALTRI - Dal 2016 a oggi di fatto il bomber di Torre Annunziata ha monopolizzato l'area di rigore anche riguardo la trasformazione delle massime sanzioni. Agli altri compagni ha lasciato le briciole o per magnanimità, in momenti meno decisivi, o perché era stato sostituito. E infatti attualmente in rosa nessuno ne ha tirati più di 4 in totale questi anni. Luis Alberto in realtà sarebbe a 6 in carriera, ma solo se si sommano anche quello col Liverpool nel 2013-14 e quello col Malaga la stagione seguente. In ogni caso il suo è uno degli score migliori con 4 realizzati e 2 sbagliati. Solo Pedro ha fatto meglio segnando il 100% dei 4 penalty tirati in carriera: 3 col Barça e 1 col Chelsea. Stessa percentuale di Zaccagni, che però l'ha ottenuta facendo solo un 2 su 2 ai tempi del Verona. Ai limiti del disastroso, al contrario, i rendimenti di Milinkovic e Felipe Anderson. Il serbo ha tirato l'ultimo rigore in gare ufficiali, sbagliandolo, nel 2015, con la maglia del Genk. Poi solo qualche tentativo in amichevoli estive, con alterne fortune e qualche pallone finito tra i cespugli. Gli unici 3 realizzati in gare ufficiali risalgono al 2013-14, 2 in Nazionale e 1 col Vojvodina. Pipe invece è fermo ad appena 1 gol su 3 tentativi in carriera. Tutti con la Lazio. Nel febbraio 2014 il suo errore contro il Ludogorets in Europa League generò persino qualche malumore con mister Reja e con Lucas Biglia, allora rigorista designato. Nel 2017 gli altri due tentativi. A gennaio di nuovo un errore, in coppa Italia contro il Genoa. A maggio invece l'unico gol, nel 7-3 sulla Samp. Ed è anche l'ultimo in gare ufficiali, in assoluto.

    GERARCHIE - Rispettando numeri, sembrerebbe Il Mago l'uomo designato a raccogliere la pesante eredità del rigorista. Sempre ammesso che nello spogliatoio non si opti per la classica regola da oratorio "chi se lo guadagna lo batte". Poi però niente storie se a subire il fallo sarà un Hysaj qualsiasi. Il 10 andaluso però in questo avvio di stagione, più di una volta si è ritrovato in panchina. Pedro idem. Servirà dunque un po' di personalità da parte di tutti, al di là delle gerarchie, in particolare se il pallone dovesse essere pesante, per non far ripiangere più del dovuto l'assenza di capitan Ciro.

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