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    Lazio, senza Champions torna l'incubo dell'indice di liquidità

    Lazio, senza Champions torna l'incubo dell'indice di liquidità

    Senza Champions la rifondazione della Lazio parte già in salita. Il pari di Monza ha di fatto tagliato fuori i biancocelesti dalla corsa all'Europa dei grandi, che avrebbe garantito introiti importanti per il mercato estivo. Considerando l'attuale settimo posto (che vale l'Europa League, ndr), secondo il Messaggero la società potrà contare su circa 160 milioni complessivi di ricavi. Il problema sta però nei costi della rosa attuale, che si aggirano attorno ai 140 milioni. Significa che di disponibilità in cassa ne rimarrebbe poca, al netto di operazioni in uscita che servirebbero per far rientrare l'indice di liquidità nei parametri.

    Ad essere sbilanciato però è proprio il rapporto tra introiti e costi sostenuti (per cartellini e stipendi). La Uefa ha imposto in questi anni dei parametri progressivamente più stringenti: quest'anno i club dovevano stare entro il limite del 90%, ma dalla prossima stagione scenderà all'80%. Ad oggi nella Lazio il rapporto tra ricavi e spese complessive per la gestione dei calciatori sarebbe dell'87%. Le soluzioni possibili, al di là delle immissioni di capitale che però Lotito quasi mai ha operato durante la sua gestione, sono l'abbattimento del monte ingaggi e tenere un bilancio in positivo tra cessioni e acquisti dei calciatori.

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