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    Wilson a CM: 'Lazio, calo fisiologico. Ora con Zeman e Sarri...'

    Wilson a CM: 'Lazio, calo fisiologico. Ora con Zeman e Sarri...'

    • M. A.

    ​"Contro il Verona la Lazio ha conquistato un buon punto. La partita non è stata bellissima come quelle passate ma che ci sia un leggero calo è ancora fisiologico". Così Pino Wilson, capitano della Lazio scudettata nel 1974 parla della gara di ieri contro l'Hellas in esclusiva a Calciomercato.com: "La partita è stata decisa da due errori difensivi abbastanza gravi. Prima Moras ha ciccato un pallone che non avrebbe creato problemi, poi Cavanda si è distratto quell'attimo che bastava per perdere il tempo".

    Perché lo considera un punto guadagnato e non due persi?

    "Perché se andiamo a contare le occasioni da gol, non possiamo dire che la Lazio ne ha avute di più anzi... è anche vero però che i biancocelesti hanno avuto sempre il comando del gioco. In sostanza il pareggio è giusto, la classifica si è mossa e la Lazio ha conquistato il terzo posto anche se in coabitazione con altre squadre".

    Può raggiungere la Champions?
    "Difficile dirlo ora, sono state giocate solo 9 gare, il campionato è di 38, ci sono situazioni che possono cambiare, squadre che miglioreranno ed altre che caleranno. Sicuramente Pioli sta facendo un buon lavoro che lo mette nella condizione di poter puntare attualmente ad una posizione così importante".

    Ora Cagliari ed Empoli...

    "Non saranno gare facili ma se la Lazio vuole rimanere lì deve fare sei punti. Il bonus se lo è giocato ieri sera e dopo la sosta affronterà la Juventus. Vincere contro gli isolani e la squadra di Sarri sarebbe l’ultimo sforzo prima di riposarsi".

    Quali sono le squadre con le quali la Lazio dovrà lottare?
    "Le milanesi, il Napoli e la Fiorentina sono squadre attrezzate ma nessuna di queste sta vivendo momenti entusiasmanti. Ogni squadra ha delle individualità importanti e ad inizio campionato pensavo che i partenopei potessero fare di più. Credo siano più o meno tutte allo stesso livello, molto dunque dipenderà dallo stato di forma, dagli infortuni, dal gioco ed anche dalla fortuna".
    Molti giocatori che erano fuori dal progetto ad inizio stagione sembrano diventati importanti…
    "Questa è un merito del tecnico, se ogni giocatore si sente importante o parte del gruppo sa che lavorando bene potrà ritagliarsi un posto tra i titolari. La stagione poi è lunga c’è tempo e tutti avranno modo di dimostrare".

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