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    Sampdoria, De Silvestri: 'Via da Lotito, non dalla Lazio'

    Sampdoria, De Silvestri: 'Via da Lotito, non dalla Lazio'

    • M. A.

    Romano e laziale, cresciuto nel settore giovanile biancoceleste, attualmente è il terzino destro della Sampdoria e della Nazionale di Cesare Prandelli. Lorenzo De Silvestri (classe 88′) è tornato a parlare, lo ha fatto attraverso le pagine de Il Tempo, ha raccontato la sua carriera, è partito dall’inizio, ha ripercorso le tappe più importanti. Dall’esordio con la maglia del cuore a 17 anni, all’addio da Formello nell’agosto del 2009 ìper colpa di Lotito”. Il trasferimento alla Fiorentina, il grande salto tra campionato e Champions League, tre anni di crescita trascorsi al fianco di Prandelli prima e Mihajlovic dopo. Da Firenze a Genova, sponda blucerchiata: "Lollo" (così viene chiamato dai compagni di squadra) è la vera sorpresa della stagione, spesso e volentieri il migliore dei suoi. Adesso sogna il Mondiale in Brasile, è in attesa di una chiamata, quella decisiva. Ma intanto è concentrato sul match di domenica. Quella con la Lazio, per lui, non sarà mai una partita come le altre.

    De Silvestri, come giudica la sua stagione? La migliore in carriera?

    «Sì, forse sì. Mi sento maturato, un giocatore completo, il merito è tutto mio. Ci sono stati tanti fattori positivi che hanno influito sul mio rendimento. Un grazie speciale anche alla mia famiglia, ma soprattutto al mental coach che mi sta seguendo, è fondamentale per me».

    La Sampdoria è in crescita, cosa è cambiato con l’arrivo di Mihajlovic?

    «Intanto ci tengo a ringraziare Delio Rossi, per me un vero maestro. Mi ha fatto crescere e debuttare nel calcio che conta, mi ha insegnato tutto. Purtroppo però si era rotto qualcosa con la squadra, quando cambi allenatore è sempre una sconfitta per tutti. Sinisa ci ha trasmesso tantissima carica, ha lavorato sulla testa, è molto preparato anche tecnicamente. Ora le cose stanno andando per il meglio«.

    Che Lazio si aspetta domenica?

    «Sicuramente troveremo una squadra rinfrancata dalla vittoria contro il Parma. Vincere all’ultimo minuto, a maggior ragione contro una diretta concorrente per l’Europa, fa sempre bene. Poi hanno diversi giocatori di livello, in attacco sono molto forti. Per noi non sarà facile, ma ce la metteremo tutta».

    Troverete una Lazio senza tifosi. Che ne pensa di questa protesta?

    «L’ho saputo tramite la tv e attraverso qualche amico che frequenta lo stadio. Mi dispiace davvero, non me l’aspettavo, ma non posso e non voglio giudicare una situazione che non conosco. Perde di sicuro il calcio, giocare con poco pubblico non è mai bello».

    Come ha vissuto il 26 maggio?

    «È stata una gioia immensa per me, sono laziale fin da piccolo. È una partita che resterà nella storia».

    Cosa è successo con Lotito? È vero che ha lasciato la Lazio per colpa sua?

    «Sono passati tanti anni, non mi sento nemmeno di dargli troppi consigli su come comportarsi, è una persona più grande di me e quindi lo rispetto. Ho avuto problemi personali con il presidente, ma in ogni caso non sono andato via gratis, la mia cessione ha portato soldi in cassa. Mi è dispiaciuto tantissimo aver lasciato la Lazio, ma sono ugualmente contento delle esperienze che ho fatto. Con Lotito hanno litigato molte persone, la lista è lunga».

    De Silvestri sogna il Mondiale in Brasile?

    «Ci punto molto, sono cresciuto tanto. Prandelli mi ha chiamato spesso, ci proverò fino all’ultimo».

    Con la Lazio invece ha chiuso per sempre?

    «No, le porte sono sempre aperte»

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