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    Lazio, Sarri: 'Qui si può lavorare, ma non siamo da Play Station. La Juve? Ho dovuto trovare un compromesso'

    Lazio, Sarri: 'Qui si può lavorare, ma non siamo da Play Station. La Juve? Ho dovuto trovare un compromesso'

    Prima la vittoria, poi l'esultanza insieme all'aquila Olympia. L'allenatore della Lazio Maurizio Sarri sorride dopo la vittoria sulla Roma, e ai microfoni di Dazn spiega così l'incontro con l'aquila: "L'ho trovata lì per caso insieme all'addestratore. Dorme dietro alla mia stanza a Formello, ogni tanto la sento. Felipe deve dare continuità a queste prestazioni perché rientrano nelle sue qualità, a me a tratti viene il dubbio che lui non si renda conto della sua forza: troppo spesso gioca in maniera timida, ma è un giocatore che se trova determinazione è questo. La sensazione è che i ragazzi fossero troppo bloccati dal pensare di più e giocare meno, così ho detto loro di scendere in campo più liberi, credo che il gol di Milinkovic sia venuto fuori da quello".

    LA SQUADRA - "Mi dispiace aver preso due gol nonostante una buona prestazione difensiva. Ieri abbiamo provato una soluzione difensiva, ma non era semplice contrastarli perché Veretout ha messo alcuni angoli stupendi: ci hanno messo in difficoltà con quel tipo di soluzione, è stata dura. Ogni squadra deve plasmare un modo di giocare, perché questa non è la Play Station. La Lazio oggi è uscita spesso da dietro come piace a me, ma non si può creare un clone di altre squadre in questa".

    JUVE - "Qui si può lavorare, ci sono due o tre giocatori che possono fare gli esterni; è una rosa costruita. Cambiare 3/4 giocaAtori sono spese che in quel momento alla Juve erano inaccessibili, e quindi ci siamo adattati noi con qualche sofferenza perché non rinunci mai alle tue idee; alla fine però abbiamo trovato un compromesso che ci ha portato a vincere".

    SERIE A VS PREMIER - "In Premier partite come oggi ci sono spesso, ma a livello di emotività questo Lazio-Roma lo metto tra i primissimi posti delle mie gare: non pensavo che un derby desse questa adrenalina ed emozione. Purtroppo tra la Serie A e la Premier non c'è confronto, loro sono su un altro livello di qualità, accelerazione, ritmi... ma in Italia quest'anno ci sono idee e tanti gol. Come spesso succede qui poi, può succedere che nel girone di ritorno ci sia qualche marcia indietro e assisteremo a meno reti".

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