Getty Images
Lazio, Immobile deluso dal fuoco amico. E in attacco Sarri brancola nel buio
SPACCATURE – La prima esclusione stagionale dai titolari del centravanti di Torre Annunziata non è arrivata per scelta tecnica. “Immobile non è uscito benissimo contro il Torino – aveva detto Sarri nel prepartita - stamattina sentiva qualcosa al flessore. Ha parlato con il dottore e c’erano dei rischi. Per questo lui stesso non se la sentiva di giocare”. Un passo indietro dello stesso attaccante, in accordo con i medici, che è già una notizia in sé, visto che l’anno scorso pur dopo i diversi infortuni subiti, ha sempre voluto spingere al massimo e stringere i denti per rientrare il prima possibile. Lo stesso Immobile peraltro, aveva confidato ad alcuni conoscenti (oltre che allo staff medico) che dopo la gara di mercoledì sentiva anche un dolore all’osso sacro. Lezione imparata quindi, per evitare problemi peggiori, e nessuna spaccatura col tecnico, anche se è fin troppo evidente che questo sistema di gioco non esalti le sue doti da finalizzatore. Di certo però Castellanos non è stato messo in campo a Milano solo per seguire le voci del web. Piuttosto è proprio dalla piazza che Ciro si aspettava di più. Alle critiche dei detrattori tra gli avversari ci ha fatto il callo, così come a quelle che gli piovono addosso a prescindere quando va in Nazionale. Il fuoco amico invece non credeva di meritarlo.
PROBLEMI IN ATTACCO – I problemi in attacco della Lazio però restano e Sarri al momento sembra brancolare nel buio, alla ricerca di soluzioni: “Difficile dire cos’è che non va. Forse è la concomitanza di tanti fattori, ma alla fine dei conti stiamo facendo gli stessi risultati dell’anno scorso. Difficile pensare alla mancanza di cattiveria. Non lo so, sinceramente”. Di sicuro il tecnico si aspetta di più dai tutti i suoi attaccanti: “C’è un dato: nel rapporto percentuale tra le occasioni create e i gol fatti l'anno scorso eravamo primi, quest’anno siamo diciottesimi. La differenza è grossa. Con le stesse occasioni create, facciamo meno gol”. Prima della gara aveva anche detto che Immobile sarebbe stato impiegato solo in caso di necessità. Così è stato, ma il risultato non è cambiato più di tanto lì davanti.
FRUSTRAZIONE E DUBBI - In un momento di difficoltà generale, dove appare difficile trovare anche le ragioni a monte, il capitano si sente più sotto pressione degli altri. La frustrazione di non riuscire a incidere come vorrebbe gliela si legge in faccia ad ogni pallone mancato o contrasto perso e a ogni passaggio sbagliato dai compagni, oppure quando i suoi inserimenti vengono totalmente ignorati, rispetto a quanto avveniva in passato. Ora ci si aggiunge anche la consapevolezza che per qualcuno la sua presenza in campo sembra addirittura diventata ingombrante, "Un peso di cui la Lazio dovrebbe disfarsi". Ad agosto Immobile aveva quasi vacillato davanti alle offerte degli sceicchi. Alla fine il suo amore per la maglia, per l’ambiente e le premesse incoraggianti di iniziare la stagione di nuovo da protagonista, al centro del progetto, con i problemi fisici lasciati alle spalle, avevano scacciato via ogni minimo dubbio. A questo punto però, se né lui, né il tecnico, né il resto della squadra riusciranno a fermare questa spirale di negatività, gli scenari, anche quelli più remoti, potrebbero persino cambiare. E semmai in futuro si presentasse un’altra occasione, non è da escludere che qualche domanda in più sull’accettare o meno i soldi degli arabi Ciro potrebbe addirittura arrivare a porsela.