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    Lazio, Sarri: 'I contratti non servono a nulla, mi condiziona il presidente. La lotta per l'Europa e gli infortuni...'

    Lazio, Sarri: 'I contratti non servono a nulla, mi condiziona il presidente. La lotta per l'Europa e gli infortuni...'

    • Tommaso Fefé
    Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa a Formello in vista di Lazio - Milan di domani sera. Queste le sue parole:

    L'AVVERSARIA - "Il Milan è una squadra forte ed è normale che subiscano pochi gol. La distanza fa tra noi e loro era netta, fino a tre mesi. Ora vediamo di assottigliarla. Non possiamo sempre ragionare sulla singola partita, perché nelle ultime sei abbiamo fatto 13 punti. Diamo segnali di crescita, anche se col Torino abbiamo sbagliato qualcosa. Loro comunque sono una squadra che aveva già pareggiato anche con la Juve e fatto perdere punti anche ad altre big. Domani mi aspetto una partita diversa dalle precedenti col Milan, dove abbiamo rovinato tutto nel giro di pochi minuti a cavallo della fine del primo tempo, sia in coppa che in campionato".

    SETTIMANA COMPLICATA - "La settimana è stata difficile per tante situazioni che ci proiettano con difficoltà alla partita. Otto giocatori con l'influenza contemporaneamente è una situazione difficile da affrontare. La lotta per l'Europa sarà punto a punto fino alla fine perciò tutte le partite per noi sono motivo di rischio. In queste ultime cinque dobbiamo raccattare tutti i punti possibili. Non penso che la squadra sarà condizionata da proteste varie. Sono questioni di cui non conosco dettagli, che vengono da lontano e non posso dare un'opinione. A noi interessa il sostegno del pubblico che fino a oggi, anche quando i tifosi erano pochi, non è mai mancato. Vorremmo essere sostenuti per 90 minuti e poi, eventualmente anche criticati. Ma alla fine".

    CONTRATTO - "Io non mi posso far condizionare da un finale di stagione. Ci sono tanti fattori positivi e negativi che possono influire e indirizzare le gare e la classifica finale- Io mi faccio condizionare solo dalle parole del presidente. Nel calcio i contratti non servono a niente: posso anche avere dieci anni di contratto, ma se non c'è sintonia me ne vado E viceversa, anche se avessi un solo mese di contratto: se in un posto mi trovo bene, resto".

    GAP CON LE BIG - "A noi manca il passo per diventare una squadra forte, ma il problema dura da dieci anni Negli ultimi 7-8 anni, dove non ci sono state Inter e Milan ai vertici, la Lazio ha fatto la Champions una volta sola. Stiamo lavorando per questo.  Speriamo di farcela, ma non è semplice. Sarebbe in ogni caso più preoccupante arrivare quinti senza aver costruito nulla, piuttosto che arrivare ottavi e aver invece gettato buone basi".

    ZACCAGNI - "Per Zaccagni non è cambiato nulla. Per tutti ci sono momenti dove si rende il 100% e momenti in cui ci sono dei cali. Fisiologicamente è impossibile stare al top sempre. Un atleta può arrivare al massimo della forma ad un evento, se deve preparare nel tempo solo quello. Noi dobbiamo preparare 40-50 eventi in una stagione. In qualche partitia siamo al top, in altre no, fa parte delle caratteristiche di questo gioco".

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