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    Lazio, Sarri e il turnover: è lievitato il minutaggio delle riserve

    Lazio, Sarri e il turnover: è lievitato il minutaggio delle riserve

    Non è la panchina ad essere più lunga. È Sarri che fa più affidamento sulle riserve. Questo quanto emerge dal focus di oggi del Corriere della Sera sulla gestione del turnover in casa Lazio. La rivoluzione estiva sul mercato ha portato tanti nuovi innesti, ma anche tanti addii. Col risultato che numericamente la rosa a disposizione del mister non è cresciuta più di tanto. Semmai è la qualità ad essere aumentata. E in virtù di essa è automaticamente lievitato il minutaggio delle cosiddette seconde linee.

    MINUTAGGIO - Akpa Akpro, per esempio, nelle prime 7 partite dello scorso torneo aveva totalizzato 169 minuti. Vecino è già a quota 255. Acerbi e Luiz Felipe, avevano saltato complessivamente solo 104 minuti in due. Patric e Romagnoli invece hanno già riposato oltre un’ora in più, dando così spazio anche a Casale e Gila. Felipe Anderson un anno fa era stato utilizzato per 593 minuti, oggi è a 518Zaccagni - che addirittura era una riserva, mentre oggi è titolare - aveva giocato solo 51 minuti fino alla settima giornata, mentre Pedro ne aveva totalizzati 505. L'ex Hellas adesso è a 502, mentre lo spagnolo, pur scendendo di parecchio - complice il problema alla caviglia, che lo ha tenuto fuori per due settimane - ne ha messi insieme comunque 172, dimostrandosi un elemento più che affidabile da subentrato. 

    ECCEZIONE - L'unico ruolo dove il fenomeno si è verificato al contrario è quello della punta. Con la cessione di Muriqi non c'è più, di fatto, una riserva di Immobile, che infatti le ha giocate tutte fin qui, mentre l'anno scorso Muriqi gli aveva risparmiato già quasi due ore di fatica nelle prime uscite stagionali. Ma considerando gli acciacchi che il numero 17 sta accusando in questo periodo, è molto probabile comunque che - provando soluzioni tattiche alternative - l'impiego di un'altra riserva come Cancellieri possa aumentare parecchio.

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