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Lazio, Sarri ancora non firma: cresce l'ansia di Lotito e dei tifosi
Due anni dopo, il giugno di Maurizio Sarri inizia ancora all'insegna di incontri, trattative, rumors. Allora erano i tempi del ritorno in Italia dopo l'Europa League vinta col Chelsea, erano i giorni del Comandante pronto a vestirsi di bianconero per la svolta definitiva, firmata da Andrea Agnelli e basata sul bel gioco. Due anni dopo, la scena è simile: l'alba dell'estate coincide con summit di mercato alla ricerca della fumata bianca. È quella che aspetta tutto il mondo Lazio, scottato dal rumoroso addio di Simone Inzaghi, da martedì ufficialmente il nuovo tecnico dell'Inter.
L'ultimo frame pubblico della trattativa è fermo all'ora di pranzo di venerdì, con la macchina di Igli Tare e Fali Ramadani che lascia Villa San Sebastiano, casa del presidente Claudio Lotito. Il quale, dopo le avventure con Petkovic, Pioli e Inzaghi, ha deciso di riscattare la delusione per l'addio di quest'ultimo puntando, per la prima volta, su un tecnico dal profilo internazionale. L'intesa di massima c'è, e con essa i dettagli dell'accordo: pronto un biennale da 3 milioni di euro più bonus fino al 2023, con opzione per il terzo anno. Cifre importanti per il Comandante, la cui risposta definitiva non è ancora arrivata. Manca la firma, e non è poco. Condizioni e ansie che agitano tutto l'ambiente Lazio, da Lotito ai tifosi, ancora scossi dal clamoroso addio di Inzaghi. L'autografo sul contratto arriverà, probabilmente già nelle prossime ore. In tanti, a Formello e dintorni, se l'aspettavano prima: sarà l'ora dell'abito e delle formalità. Poi, spazio (finalmente) all'amata tuta e al verdetto del campo.
L'ultimo frame pubblico della trattativa è fermo all'ora di pranzo di venerdì, con la macchina di Igli Tare e Fali Ramadani che lascia Villa San Sebastiano, casa del presidente Claudio Lotito. Il quale, dopo le avventure con Petkovic, Pioli e Inzaghi, ha deciso di riscattare la delusione per l'addio di quest'ultimo puntando, per la prima volta, su un tecnico dal profilo internazionale. L'intesa di massima c'è, e con essa i dettagli dell'accordo: pronto un biennale da 3 milioni di euro più bonus fino al 2023, con opzione per il terzo anno. Cifre importanti per il Comandante, la cui risposta definitiva non è ancora arrivata. Manca la firma, e non è poco. Condizioni e ansie che agitano tutto l'ambiente Lazio, da Lotito ai tifosi, ancora scossi dal clamoroso addio di Inzaghi. L'autografo sul contratto arriverà, probabilmente già nelle prossime ore. In tanti, a Formello e dintorni, se l'aspettavano prima: sarà l'ora dell'abito e delle formalità. Poi, spazio (finalmente) all'amata tuta e al verdetto del campo.