Lazio, ruggito Cissé:| 'Voglio il gol'
Nella foto d’epoca aveva 17 anni e un ciuffone al posto della cresta variopinta che ha fatto moda. Djibril Cisse era un ragazzino, da lì a poco avrebbe scalato le vette del calcio francese, si sarebbe fatto conoscere nel calcio internazionale, avrebbe conquistato la maglia della Francia under 21 e maggiore, avrebbe giocato i Mondiali. Aveva 17 anni, non aveva la testa rasata, si era fatto crescere la zazzera, da sempre è stato un innovatore della pettinatura. Cisse ha svelato la sua immagine su Twitter, ha pubblicato una foto inedita ieri mattina: «Wow, avevo 17 anni», è stato il suo commento. E’ un personaggio autoironico, ama farsi conoscere dai suoi fan, ama tenere contatti quotidiani con la gente che lo segue e tifa per lui. Cisse dal look alternativo, Cisse giovane calciatore di belle speranze, in pochi anni la sua immagine sarebbe cambiata, i tatuaggi sarebbero apparsi sul suo corpo, il fisico si sarebbe sviluppato, il fiuto del gol accentuato, lo sguardo sarebbe diventato più duro, i capelli avrebbero lasciato posto alla cresta moicana e i suoi successi l’avrebbero fatto diventare la Bestia.
LA SFIDA - «Mi sto preparando per il match di domani», ha aggiunto su Twitter dando il buongiorno ai tifosi e sorprendendo tutti con quella foto ricordo. Bologna-Lazio per Cisse è iniziata ieri intorno alle 12, più di 24 ore prima del via. Bologna-Lazio deve valere il riscatto e magari un gol dopo più di un mese di astinenza. «E’ incavolato con se stesso», ha detto Reja in conferenza stampa. Il leone Cisse vuole tornare a colpire, non ci sta riuscendo, l’ultima rete in assoluto è quella di Lazio-Vaslui (2-2) del 15 settembre, l’ultima in campionato risale alla prima giornata (seconda da calendario), precisamente al match di S.Siro contro il Milan (2-2), era il 9 settembre. Cisse è arrabbiato, vuole essere decisivo come Klose (quattro gol, totale di sette punti). La Bestia era partito a razzo, nelle ultime giornate ha faticato un po’, ma ha i mezzi e il carattere per rialzarsi e per tornare più forte. Cisse sta giocando sempre, in campionato è stato sostituito solo una volta, è successo a Firenze al minuto 76 (entrò Matuzalem), Reja non ci rinuncia facilmente.
CHE SFORTUNA - Cisse ci sta provando in tutti i modi a segnare, è andato vicino al gol nel derby, fu il palo a negargli la gioia più bella, quella volée ha strappato applausi, ma si è stampata sul montante, sarebbe stato un gol epico. E a Zurigo è stato il portiere Guatelli a bloccare quel pallone sparato da pochi passi. Cisse sente che il momento è vicino, ha voglia di gridare gol, ha voglia di esplodere il suo tiro, ha voglia di urlare la sua gioia. E’ un attaccante nato, ha segnato a raffica in tutti i campionati che l’hanno visto protagonista, è un caso che si sia fermato. La presenza di Klose in avanti a volte gli toglie aria e lui stesso si sacrifica per mettere il panzer nelle condizioni ideali per andare a rete. Cisse parte largo a sinistra preferibilmente, si accentra, si trova lo spazio da solo, ha libertà di movimento. A Zurigo è partito centravanti, nel primo tempo non ha inciso, nel secondo è andato un pochino meglio, ma non tanto da ritenersi soddisfatto. A Bologna sarà attaccante nel 4-3-1-2, avrà licenza di muoversi, non darà punti di riferimento. E’ sempre il primo a giudicarsi, a criticarsi e a bocciarsi se è il caso. E’ sempre il primo a rialzarsi, lo faceva anche quando aveva 17 anni, altrimenti non sarebbe diventato grande. Cuccioli si nasce, Bestia si diventa.