Lazio-Roma: spareggio Champions, altro che biscotto...
M. A.
Siamo romani, non siamo scandinavi. Saranno anche buoni, i biscotti, ma da queste parti privilegiamo i maritozzi da affogare nel caffellatte, soprattutto quegli inarrivabili quaresimali, delizia del palato. Qualche riserva dei napoletani, su un possibile orientamento del derby, la non belligeranza che garantirebbe a Roma e Lazio la Champions League. Un sospetto - riporta Il Tempo - che si è esteso anche a una buona parte delle tifoserie, ma da entrambe rifiutato con forza, soprattutto dai laziali poco disposti a regalare ai cugini il secondo posto, visto che difficilmente l’ultimo turno potrebbe modificare le posizioni delineate dalla sfida di stasera. Ma in questo senso sono del tutto inappropriati gli appelli all’onestà e alla sportività, perché gli interessi in gioco, quelli di classifica e i conseguenti riflessi economici, sono di livello sconosciuto alla storia delle stracittadine della Capitale. Pesantissima la differenza tra l’ammissione diretta alla Champions e l’obbligo di preliminari, che impongono un avvio di stagione anticipato di un mese, con il rischio di trovarsi di fronte, negli spareggi, corazzate della dimensione di un Manchester United.