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Lazio in crisi, caso Totti: derby da brividi
Il momento della squadra:
Luca: La Lazio arriva a questo derby nel momento peggiore possibile. Piena zeppa di infortuni, con una forte frattura tra dirigenza e tifoseria, con squadra e allenatore contestati e già in aria di smobilitazione. Non poteva arrivare in un momento più critico la stracittadina: la squadra non ha praticamente più nessun obiettivo, tranne forse salvare la dignità dimostrando attaccamento nella partita più sentita a Roma.
Francesca: Il termini di prestazioni e risultati la Roma sta attraversando il momento migliore della stagione. I giallorossi vengono da 9 risultati utili, la sosta delle nazionali ha regalato soddisfazioni a quasi tutti quelli che hanno giocato, in particolare Dzeko e Pjanic in gol entrambi con la Bosnia. L'unica nota stonata è la questione Totti. Una nota amara per i tifosi della Roma, che non avrebbero mai voluto vedere un addio del genere per il loro capitano.
L'allenatore:
Luca: Pioli sembra oramai un allenatore con il biglietto per altrove in mano. Aspetta con pazienza che la squadra affronti le ultime partite di questa stagione per mollare gli ormeggi, mal sopportato dall’ambiente, viste le ultime prestazioni, ma soprattutto in odor di forte malumore nelle alte sfere biancocelesti.
Francesca: Spalletti ha il consenso di tutti: squadra, società e tifosi. Quando arrivano i risultati è facile imporre i cambiamenti e per il momento i numeri danno ragione al tecnico toscano.
La contestazione:
Luca: La Curva Nord diserterà il derby, non solo per contestare la società, ma sopratutto per motivi terzi, come le barriere nel settore, le misure restrittive e le difficoltà incontrate attorno al sistema-stadio. La situazione comunque non è delle migliori: a Formello sanno che una sconfitta nel derby precipiterebbe ulteriormente l’ambiente nella depressione e nella rabbia.
Francesca: Simile il discorso per la Curva Sud che continuerà la protesta iniziata alla seconda giornata di campionato contro le misure introdotte dal prefetto Gabrielli. Un peccato davvero non essere riusciti a trovare una via d'incontro. L'assenza del pubblico toglie al derby il suo aspetto più caratteristico.
Chiave del match:
Luca: La chiave del match sarà la resistenza o meno dei terzini biancocelesti (quasi certamente non i titolari) di fronte alle incursioni giallorosse, soprattutto sulle fasce.
Francesca: Immagino una Lazio bassa e coperta con l'aiuto degli esterni alti per non farsi infilare dagli esterni giallorossi. La Roma dovrà essere brava a fare quello che ha fatto con l'Inter dopo l'ingresso di Dzeko, quindi a proporsi in maniera convincente anche per vie centrali.
Lo spauracchio:
Luca: Penso che nessun tifoso biancoceleste si auguri un gol di Totti al derby, ma in generale dei romani giallorossi, che sulla propria pelle provano maggiormente l’impatto della stracittadina.
Francesca: Biglia. Il giocatore di maggiore qualità della Lazio. E Klose, uno che nei derby ha il piede caldo.
Probabile formazione
Luca: Marchetti, Mauricio, Bisevac, Hoedt, Braafheid, Parola, Biglia, Milinkovic, Candreva, Klose, Felipe Anderson.
Mauricio sarà sacrificato se Basta e Patric non dovessero riuscire a recuperare, Pioli spera nel rientro almeno di Milinkovic, in forte dubbio, davanti Klose dovrebbe spuntarla su Matri e Djordjevic.
Francesca: Szczesny, Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne, Nainggolan, Pjanic, El Shaarawy, Perotti, Salah, Dzeko.
Spalletti potrebbe rischiare il 4-2-3-1 con una Roma proiettata in avanti. Il vantaggio sarebbe quello di poter sfoderare tutta la propria potenza offensiva contro una squadra che ha degli evidenti deficit in difesa a causa delle assenze e di poter, allo stesso tempo, mettere un uomo fisso su Biglia. Lo svantaggio è che se le cose non dovessero andare bene, Spalletti non avrebbe particolari assi nella manica da giocarsi.
Il pronostico:
Luca: 1-1
Francesca: 1-4
Il derby che ti fa più male ricordare
Luca: Lazio-Roma 1-5, nel 2002. Il poker di Montella e il pallonetto di Totti rappresentano forse il precedente più luttuoso in ambito sportivo per i biancocelesti. Ma quello che più rimase nella memoria dei tifosi fu la resa di Nesta: non rientrò in campo nel secondo tempo, annichilito da Montella, la sua assenza fu simbolo e suggello di quella disfatta.
Francesca: Roma-Lazio 0-1, 26 maggio 2013. Il gol di Lulic che permise alla Lazio di vincere la Coppa Italia. Giocarsi e perdere un trofeo in un derby vuol dire delusione all'ennesima potenza.
Qual è lo sfottò che ti hanno fatto che ricordi di più?
Luca: Una volta ho dovuto giocare una partita di calcetto con la maglia della Roma e ho dovuto offrire un numero spropositato di birre ai miei amici giallorossi, dopo aver perso una scommessa proprio sul pronostico del derby.
Francesca: Dopo il 26 maggio in molti avrebbero voluto venire a battere cassa, ma non credo abbiano avuto il coraggio! Non c'era bisogno di infierire oltre.
Il giocatore che vorresti far scendere in campo a questo derby, pescando dalla storia della tua squadra
Luca: In questo momento vorrei Simeone: un lottatore, uno che dà tutto in campo. Potrei scegliere Veron, Mancini, o Nedved, per parlare della Lazio più recente, ma vorrei in campo Simeone.
Francesca: Marco Delvecchio. Nei derby, una certezza.
Il derby che da tifoso ti è piaciuto maggiormente
Luca: Il derby che mi è rimasto dentro maggiormente è stato quello di Paolo di Canio, il 6 gennaio 2005: al di là delle polemiche successive, il suo ritorno, quel lancio altissimo e lunghissimo di Liverani, e Di Canio, proprio lui, ancora sotto la Sud, al volo trafiggeva Pelizzoli. Un ricordo indelebile, qualcosa di divino per i tifosi della Lazio, indimenticabile. Ma a proposito di indimenticabile: il gol di Lulic nel famoso derby in finale di Coppa Italia ha segnato per sempre la storia delle stracittadine.
Francesca: Direi il 5-1, ma già è stato ampiamente ricordato. Ripiego su quello del 17 dicembre del 2000, l'autogol di Negro con lo zampino di Nesta. L'anno nel quale poi la Roma avrebbe vinto lo scudetto, togliendolo alla Lazio. Di soddisfazioni quell'anno ne sono arrivate diverse...
Uomo derby?
Luca: Io spero in Keita: precisamente 3 anni fa ha segnato il suo primo gol al derby a Trigoria, con la Primavera.
Francesca: Spero Edin Dzeko. Un giocatore straordinario che merita più di quello che sta raccogliendo in questa sua prima stagione di Roma.