Lazio, Rocchi:| È la festa del capitano
Ha atteso il suo momento con pazienza, in campionato non aveva mai giocato finora. Si è scaldato scalpitando, chiedendo spesso quanto mancasse alla fine. Poi a 6 minuti dal termine è entrato al posto di Cisse, e ha subito inciso sulla partita. Al minuto 88 Ledesma ha calciato una punizione sulla quale il capitano si è avventato di testa, la girata è stata respinta dalla traversa, il bomber veneto ha raccolto depositando in rete il suo 100° sigillo con la maglia della Lazio. Sotto quella della sua squadra del cuore una doppia scritta. 'Loro piccoli, io grande, il mio regalo più grande' sotto la foto dei due figli. 'Dedico la serata ai miei piccoli - ha precisato Rocchi -, per me sono la cosa più importante, ma penso anche alla mia compagna Valentina, ai miei genitori, a Carlo Zazza dello staff laziale, ai tifosi che sono nel mio cuore. Quasi non ci credevo quando ho segnato, speravo di giocare dall'inizio, sono entrato a poco dalla fine, per me è stata una gioia immensa, l'attendevo da tanto. Spesso pensi di aver bisogno di giocare una gara intera per fare gol, poi magari quando parti dal primo minuto ti prepari mentalmente al fatto di dover segnare e hai più tensione. Tutti i compagni mi hanno festeggiato perché siamo un bel gruppo, mi vogliono bene e sapevano quanto ci tenessi a fare questa rete. Per me è stata un grande soddisfazione con la maglia della squadra che amo, mi rendo conto di aver fatto qualcosa nella storia di questo club. Sarebbe stato bello segnare il centesimo gol all'Olimpico, ma in casa ora potrò farne altri, voglio prendere Giordano'.
Proprio Bruno Giordano venerdì scorso ha consegnato a Rocchi il premio 'Lazialità', quasi una benedizione all'attuale capitano, e la cosa ha portato fortuna. Rocchi è il quinto marcatore di sempre con la Lazio dietro a Giordano a 110 gol, poi Chinaglia con 123, Signori con 128, e primo Piola con 148. Rocchi è arrivato alla Lazio sette anni fa con Lotito, ha segnato cinque gol in 13 gare in campionato alla Roma, è il capitano, è un pezzo di storia biancoceleste. Il suo futuro è ancora a Roma, almeno per altri due anni. 'Non so quanti anni potrò giocare ancora, penso al presente e a dare il massimo. Tutto parte dalla testa, e dalla voglia che uno ha. Mi sento ancora giovane e integro. È normale che mi piacerebbe giocare di più, la società e l'allenatore sanno di avere giocatori importanti come Klose e Cisse e puntano molto su di loro. Con Lotito ho un ottimo rapporto. Il rinnovo? Si vedrà più avanti, comunque - ha aggiunte scherzando - avrei dovuto mettere tempo fa nel contratto un premio per i 100 gol'. La Lazio vola, come il suo capitano. 'La cosa importante è la continuità. In alcuni frangenti sembriamo controllare, a volte rischiamo qualcosa, ma diamo sempre l'impressione di una squadra consapevole di essere forte, possiamo competere per le zone alte'.