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    Lazio: rischia Pioli, i nomi dei successori

    Lazio: rischia Pioli, i nomi dei successori

    • M. A.
    Ancora un ritiro a Formello, il secondo della stagione. Dopo una mattinata convulsa il presidente Lotito ha deciso di mettere la squadra in castigo. E non tanto per i risultati che pure sono modesti (solo quattro punti nelle ultime sei gare di campionato) quanto per l’atteggiamento discutibile di un gruppo che non ritrova più il furore smarrito nella notte di Napoli dello scorso 31 maggio. L’altra novità della giornata - come riporta Il Tempo - è la posizione di Pioli. Fiducia confermata, per la società le responsabilità sono soprattutto dei giocatori ma la gestione tecnica è sotto osservazione, al netto delle colpe di un mercato finora poco utile alla causa. Pochi punti, tanta confusione, squadra sfilacciata, gruppo devastato, lite interne, c’è il timore che la situazione possa sfuggire di mano all’allenatore e quindi, come sempre accade nel calcio, saranno decisive le prossime partite. Pioli è sotto esame, se la sua Lazio non si rialza in fretta, Lotito sarà costretto (in ballo ci sono gli stipendi fino a giugno del 2017 in caso di esonero, circa 3.5 milioni lordi) al cambio in corsa. Servono risultati e soprattutto vedere una squadra che lotta in campo senza arrendersi alle prime avversità come troppo spesso è accaduto in questi primi mesi di campionato.Al momento non ci sono nomi di eventuali sostituti ma solo qualche candidatura eccellente di tecnici fermi ai box. Si parte da Mazzarri (attuale contratto fino al 2016 con l’Inter da 3.6 milioni all’anno) che, se dovesse avere una buonuscita dal club di Thohir potrebbe arrivare a costi accettabili per Lotito, c’è il «vecchio» Lippi già contattato in passato, oltre a Guidolin fermo da troppo tempo. E potrebbe tornare in ballo anche Prandelli oltre a Simone Inzaghi pupillo del presidente. Tutti buoni allenatori anche se Lotito spera che il «suo» Pioli trovi la forza di rialzare la sua sgangherata banda. Per il momento, insomma, gli scenari sono questi, avanti con l’attuale tecnico. Per ora. Ma torniamo a ieri mattina. Verso le 9 i giocatori sono arrivati a Formello per la ripresa degli allenamenti. Mezz’ora dopo comincia il confronto fra Tare e Pioli, presenti anche alcuni giocatori, sul banco degli imputati i protagonisti del pari interno contro il Palermo. Alle 10 scendono in campo tutti coloro che non hanno preso parte al match con i rosanero (ci sono anche Candreva, Kishna e Matri, subentrati nella ripresa). L’allenamento, a sorpresa, viene diretto da Osti e Fonte, mentre all’interno continua il colloquio Tare, Pioli, Murelli e calciatori. Poco dopo arriva a bordo campo Tare, il diesse resta al telefono per tutta la durata dell’allenamento, Pioli si avvicina per qualche secondo e poi rientra negli spogliatoi. Ancora qualche minuto e arriva la decisione del ritiro con i giocatori che abbandonano il centro sportivo di Formello per raccogliere le ultime cose presso le proprie abitazioni.Alle 20 tutti di nuovo chiusi dentro a riflettere (alle 19.15 il primo a presentarsi è Candreva) e si spera a trovare la medicina per uscire da una crisi d’identità preoccupante.

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