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  • Lazio, (ri)presentazione di Pellegrini: 'Credevo di giocare di più, ma tornare è un sogno che si realizza'

    Lazio, (ri)presentazione di Pellegrini: 'Credevo di giocare di più, ma tornare è un sogno che si realizza'

    • Tommaso Fefé
    Seconda giornata di presentazioni ufficiali a Formello. Dopo Isaksen, Kamada e Castellanos ieri, oggi è stato il turno di Rovella e Pellegrini, arrivati entrambi alla Lazio in una doppia operazione in prestito con obbligo di riscatto dalla Juventus.

    RITORNO - Queste le parole del terzino sinistro, tornato a Formello dopo i sei mesi di prestito tra gennaio e giugno scorsi: "Non era una novità la mia voglia di tornare qui. La Lazio per me è famiglia. Ho fatto dei sacrifici, ma sono stati fatti volentieri per tornare in un ambiente così, che, per me, è il migliore possibile. Ci tenevo parecchio. C’è un discorso di base che è la volontà del giocatore e della società, che è stata sempre forte. È durata un po’ la trattativa, con tanti momenti morti. Abbiamo sofferto tutti durante la trattativa, adesso voglio guardare solo il positivo e concentrarmi sul futuro".

    SARRI - "Con il mister ci siamo parlati, ma credo che alcune cose debbano rimanere tra di noi per preservare il gruppo. Niente è certo nella vita. La mia volontà è quella di essere a disposizione il più possibile. Per quanto riguarda gli obiettivi, il mister ha ragione: dobbiamo stare con i piedi per terra, tante si sono rinforzate, compresi noi. Sicuramente il calcio non si gioca con le figurine, si deve scendere in campo come si deve. Non a caso siamo usciti da Lecce sconfitti. Non c’è niente di scritto. Dobbiamo semplicemente lavorare e seguire quello che ci dice il mister. Sicuramente l’anno scorso mi aspettavo di giocare un po’ di più, ma non metto io la formazione in campo. Per quanto mi riguarda, quello che dovevamo dirci ce lo siamo detti. In altre circostanze e in altre situazioni, per questo oggi sono qui. L’aver tenuto un atteggiamento propositivo ha pagato. Adesso mi sento pronto per giocare titolare".

    NUOVO INIZIO - "Sia a gennaio, sia ora sono state entrambe emozioni fortissime, anche se differenti. Prima era un’emozione a breve termine, invece adesso è un sogno che si realizza, perché c’è la consapevolezza che inizia un altro percorso".

    KAMADA - "Chiunque abbia due occhi per vedere, sa che Milinkovic e Kamada sono due calciatori diversi. Con Daichi ho giocato sei mesi, è importantissimo come giocatore, può fare la differenza. Il rimpiazzo di Sergio è difficile, è un peso che Kamada non ha senso porti sulle spalle. Tra l’altro è un bravo ragazzo, con una cultura del lavoro impressionante. Sono contento di ritrovarlo, può dare una grande mano alla squadra".

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