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Lazio, rinnovo Sarri: adesso Lotito non ha più fretta. E quella clausola...
VALUTAZIONI - Nelle ultime settimane si vociferava di un possibile incontro tra i due proprio durante la sosta, ma ad oggi non risulta nulla di concreto in programma. Il patron della Lazio si interroga sull'andamento altalenante della squadra: si aspettava più del settimo posto e meno passaggi a vuoto, che invece continuano a ripetersi ciclicamente. I recenti risultati positivi sembravano poter favorire la ripresa dei colloqui per formalizzare un accordo che, alla fine del girone d'andata, era stato dato per fatto (3,5 milioni, fino al 2025, ndr). Nulla si è smosso da allora e niente si muoverà adesso che gli interrogativi, da ambo i lati, sono tornati prepotentemente alla ribalta. Anche il tecnico infatti vuole capire quali reali garanzie può offrire la società per sostenere il suo progetto. Già a gennaio si aspettava di più. In estate sarà essenziale per lui veder arrivare dal mercato i rinforzi necessari per una rosa che ha palesato fin troppe lacune quest'anno.
CLAUSOLA - Lo scenario che va concretizzandosi perciò è quello di una reciproca attesa di un segnale. Il finale di stagione dovrà essere in crescendo da parte della squadra, per spazzare via i possibili dubbi della società sul proseguire lungo il percorso intrapreso scegliendo l'allenatore toscano. Ma quest'ultimo vuole vederci chiaro sulle intenzioni del club. In questo stallo, gioca a favore di Lotito il fatto che l'accordo col mister scadrà nel 2023. Non c'è nessuna fretta dunque. Salvo la clausola, esercitabile entro maggio, che permetterebbe a Sarri di svincolarsi se gli arrivasse un'offerta dall'estero...