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  • Lazio: il destino è segnato, Reja se ne va

    Lazio: il destino è segnato, Reja se ne va

    • M. A.
    Il destino è segnato, la Lazio volta pagina. Edy Reja non sarà l’allenatore del prossimo anno, quello del rilancio dopo la disastrosa stagione appena terminata. L’incontro di lunedì o martedì a Roma - rivela il Tempo - certificherà il divorzio consensuale con il tecnico goriziano che ha portato come al solito la nave in porto regalando ai biancocelesti un nono posto da non disprezzare visto che era subentrato con la banda Petkovic a cinque punti dalla zona retrocessione.
    Tant’è, si cambia per tanti motivi e così una stretta di mano chiuderà la seconda esperienza romana di Reja sperando che non ci sia più bisogno di richiamare il vecchio condottiero (per ora resta fermo ma potrebbe entrare in gioco per la panchina dell’Udinese: problemi con Del Neri, Pozzo potrebbe affidarsi proprio a Edy). La Lazio non dovrà pagare penali, il contratto era solo di sei mesi con la possibilità di rinnovo. C’era un patto tra allenatore e Lotito per vedersi a fine stagione, poi si sarebbe deciso se andare avanti. La scelta è stata fatta da entrambe le parti, Reja non se la sente di rivivere la probabile contestazione nei suoi confronti, la Lazio ha una strategia che prevede una squadra giovane e aggressiva in campo: posizioni inconciliabili. All’inizio della prossima settimana l’abbraccio finale, senza strappi con la certezza del buon lavoro fatto dal tecnico che però non rappresenta l’ideale per affidare un progetto pieno di giocatori da svezzare. Meglio dirsi arriverderci e puntare su un altro tecnico, la decisione ormai è stata presa all’interno del club biancoceleste. Il favorito è Simone Inzaghi, il giovane allenatore che la Lazio si sta crescendo in casa. Si avvicina insomma il derby degli Inzaghi in serie A, una novità assoluta per il nostro campionato.
    Mercoledì Simone guiderà la Primavera nel derby contro la Roma valido per i quarti del campionato e continuerà la sua avventura sulla panchina dei giovani fino al termine della stagione sperando di difendere bene lo scudetto conquistato da Bollini lo scorso giugno. A proposito l’attuale secondo di Reja potrebbe finire alla Salernitana, altro club di proprietà di Lotito («Vediamo chi sarà il sostituto di Gregucci, non ci ho ancora pensato», ha dichiarato il presidente).
    Inzaghi non parla, è concentrato sulla Primavera ma presto potrebbe arrivare l’ufficialità del suo ingaggio con uno staff tecnico tutto da verificare. Siviglia e Oddo sono candidati per il ruolo di vice-allenatore ma non si escludono sorprese. La linea dovrebbe essere questa ma è chiaro che in casa Lazio i ribaltoni sono sempre possibili e quindi potrebbero tornare in lizza altri candidati. Intanto Allegri che è libero ma ha un ingaggio insostenibile per la Lazio (era stato contatto cinque anni fa quando poi fu preso Ballardini). Poi Pioli che resta un’alternativa low cost ma tra qualche giorno dovrebbe trovare un’altra panchina di A (Cagliari?): in realtà l’accostamento con la Lazio è comunque poco credibile. Di certo il nuovo allenatore sarà italiano, potrebbe tornare d’attualità la candidatura di Donadoni o Di Francesco ma entrambi andrebbero comprati in quento sono sotto contratto con Parma e Sassuolo. Siamo vicini all’epilogo, questione di qualche giorno e il nuovo tecnico sarà annunciato. Non sarà Reja, dovrebbe essere Simone Inzaghi, uno degli eroi dello scudetto del Duemila.

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