Lazio:| Reja lucida la cornice
Da marcia a buona, in meno di una settimana. Reja è lo stesso, ma ha cambiato cornice: «Contro il Palermo sarebbe bello avere un buon quadro ed anche una bella cornice di pubblico attorno alla squadra per arrivare ad una pacificazione. Ma questo dipende da noi, dal tecnico, dai giocatori, dipende da ciò che riusciremo a fare. Se la Lazio entusiasma, si entusiasmano pure i tifosi, abbiamo le caratteristiche per trascinare la gente, ma dipende dai risultati. Conta solo la Lazio e ora terminiamo questo discorso, basta con questo quadro che ha già fatto un sacco di danni» . Riconoscerlo è il minimo da parte di Reja e ieri ha proposto ai tifosi un gioioso armistizio. “Si dipinge col cervello e non con le mani”, diceva il saggio Michelangelo Buonarroti. Forse era meglio pensarci prima.
Reja, si torna all’Olimpico. Il suo umore è ancora condizionabile?
«No... è stata una mia stanchezza psicologica per ciò che c’era attorno, è stato un momento di sconforto e di delusione. Quando sono entrato nello spogliatoio lunedì ho visto i ragazzi reagire e mi sono detto “bisogna continuare, mettiamoci i tappi nelle orecchie e proseguiamo tutti insieme”. Era la cosa migliore da fare ».
Quanto pesa Lazio-Palermo?
«Siamo in crescita, dobbiamo dare seguito alla vittoria di Cesena e alla prestazione, dobbiamo migliorare la classifica. Ci aspetta una partita molto importante».
Cosa si aspetta dalla squadra?
«Mercoledì siamo stati bravi sul piano dell’intensità e dell’attenzione, sul piano degli equilibri ritrovati, non li avevamo persi però non erano tali da garantirci sicurezze di gioco e di proposta offensiva. Non siamo ancora al top, abbiamo cambiato un po’ di caratteristiche, stiamo cercando le soluzioni più adeguate ».
Brocchi non è al top, tocca a Cana. E’ pronto?
«A centrocampo devo trovare un argine adeguato considerando i valori del Palermo, affronteremo una squadra dinamica, brava nel pressare alto. Quando giochiamo in casa non dobbiamo permettere agli avversari di colpirci. Dovremo giocare con pazienza».
Palermo, Sporting Lisbona e Fiorentina da oggi a domenica prossima. Ha pensato al turnover?
«Giocheremo giovedì in Europa League, nel giro di due giorni le energie si recuperano. I calcoli riguarderanno il match di Firenze, qualcuno accuserà un po’ di fatica, farò le mie valutazioni dopo la partita contro lo Sporting. Per il Palermo sceglierò la migliore formazione possibile».
Diakitè è cresciuto tantissimo.
«E’ migliorato dal punto di vista tecnico e delle uscite, ha dimostrato sicurezze e capacità. Mutu ne sa qualcosa, non è un cliente facile, contro di lui Diakitè ha fatto un’ottima prestazione. I giovani più giocano e più maturano, Diakitè è un altro valore aggiunto nel pacchetto difensivo, cercheremo di sfruttarlo al massimo».
A che punto è la rinascita di Marchetti?
«A Cesena l’ho visto un po’ più tonico rispetto alle gare precedenti, è in crescita».
Il Brasile ha richiamato Hernanes, ma lei lo perderà nelle settimane di pausa...
«E’ una bellissima notizia per lui, gli dà una nuova iniezione di fiducia, lo carica, l’importante è che non ecceda. A Cesena ha fatto un ottimo lavoro, si è sacrificato, i suoi colpi arriveranno. La convocazione non è una buonissima notizia per me, tornerà a ridosso del derby, spero almeno due giorni prima. Per fortuna Mauri sarà pronto dopo la sosta».