Lotito lo conferma, Reja lo boccia. Non c’è pace per Zarate, che sta vivendo uno dei periodi più tormentati da quando è alla Lazio. Questa volta il tecnico ha deciso di andare dritto per la sua strada. Conscio delle potenzialità della squadra, vuole sfruttare al meglio gli uomini più in forma. Così, dopo l'anonimo primo tempo contro il Bologna, a Firenze l'attaccante argentino partirà dalla panchina. Il presidente biancoceleste getta acqua sul fuoco e difende a spada tratta l'investimento più oneroso della sua gestione affermando che non c'è nessun caso Zarate. Peccato che di giocare, almeno sabato, non se ne parla, non partirà dall'inizio.

A smorzare i toni arriva anche il fratello-agente, Sergio, in passato molto battagliero con Ballardini, ieri insolitamente buonista: 'È chiaro che se non dovesse esserci un’affinità con l’allenatore, si guarderebbe intorno, ma in questo momento non pensiamo di andare via. Mauro non ha mai pensato di lasciare i colori biancocelesti e la Lazio. L'ultima volta che l'ho sentito non aveva alcun problema'. Resta in ballo l'offerta del Tottenham, ad agosto vicino al colpaccio, a gennaio pronto a mettere sul piatto ben 21 milioni di euro. Trattativa smentita da Lotito. La sensazione è che se da qui a gennaio la musica non cambierà, se l'argentino non tornerà ad essere quello ammirato due stagioni fa, la trattativa con gli inglesi potrebbe clamorosamente chiudersi.

Reja intanto, che sogna il colpaccio, ha già in mente la Lazio anti-Fiorentina. Squadra in campo con il 4-3-2-1: confermata la difesa in blocco con Licthsteiner, Dias, Biava e Radu. Nel terzetto della mediana certa la presenza di Ledesma, Mauri sarà sulla sinistra. L'unico dubbio a destra. Le quotazioni di Brocchi, reduce da un risentimento all'adduttore, salgono anche se Gonzalez è pronto. Dietro all'unica punta Rocchi agiranno Bresciano ed Hernanes. Ancora out Matuzalem, a conferma che Reja ha deciso: andrà avanti per la sua strada.

(Leggo - Edizione Roma)