Lazio, prezzi raddoppiati per la Juve: i tifosi minacciano di disertare l'Olimpico e Lotito fa retromarcia
Una polemica investe la Lazio e rischia di rovinare l'ottimo inizio di stagione della truppa di Pioli. Tutta 'colpa' della società guidata da Lotito, che per una scelta di marketing ha deciso di alzare in maniera vertiginosa i prezzi per la sfida contro la Juventus in programma sabato 22 novembre: 35 euro per Curve e Distinti, 60-80 tribuna Tevere, 100 tribuna Monte Mario e 250 tribuna d'onore. "È chiaro - sono le parole del responsabile del marketing della Lazio Marco Canigiani - quanto questa sia un'occasione particolare. Una situazione favorevole da sfruttare, data la classifica, dato anche l'alto numero di tifosi juventini a Roma, che potrebbero acquistare il biglietto. Non c'è da nascondersi: c'è da valutare anche l'aspetto degli introiti e Lazio-Juve è la partita con maggiori potenzialità sotto questo punto di vista, anche superiori al derby. Se questa partita ha una differenza sostanziale di prezzo, in futuro riusciremo a compensare. D'altronde, durante il "Solo Amore Challenge" avevamo abbassato i prezzi. Ovviamente ci saranno in futuro altre agevolazioni". Una dichiarazione che non convince la Curva Nord, che a Radiosei ha minacciato di disertare lo stadio: "Dopo tante iniziative per stare vicini alla Lazio, questi prezzi non stanno né in cielo né in terra. Alzare i prezzi dei biglietti per le partite di cartello è sacrosanto, ma così è ingiustificato perché significa regalare metà stadio Olimpico ai tifosi della Juve di Roma, che tanto per due volte l'anno si possono permettere di spendere una simile cifra. Se noi invece accettassimo di pagare questa volta, significherebbe accettare per sempre e non possiamo permetterci di farlo. Giovedì avremo una riunione con gli altri rappresentanti della Curva e stiamo seriamente pensando di non presentarci di nuovo allo stadio. Così non si porta la gente all'Olimpico, ma si allontana. La vendita dei biglietti inizierà giovedì mattina, c'è ancora tempo per ripensarci e accorgersi che si tratta di un errore. Tante volte anche noi siamo tornati sui nostri passi per il bene della Lazio. Anche la società può e deve farlo per il bene dei laziali".