Lazio: più spazio per Keita
Fermarlo al palo è un rischio. Il più grosso che la Lazio possa correre con Balde Keita. E cioè che la paura di 'bruciare' un talento così puro finisca per comprometterne l’ascesa, magari per bloccarne lo sviluppo. Che, insomma, il 18enne ex Barça resti solo nell’orbita del progetto tecnico di quest’anno, senza diventarne protagonista assoluto. In realtà - come afferma il Corriere della Sera nell'edizione romana - lui è pronto. Si può esserlo anche senza anni di panchina sotto il sedere, come dappertutto tranne che in Italia. E, a giudicare dalla valanga di contatti nelle radio e sui social, anche la gente laziale sembra pronta a gustarsi la giocata del campione, così come a perdonarne l’eventuale peccato di gioventù.
La sua fama ha preceduto il primo gol siglato in serie A, il 10 novembre a Parma (il secondo, splendido, il 2 dicembre al Napoli). Ma adesso, dopo il palo colpito contro la Juve appena entrato in campo, i laziali lo reclamano, lo vogliono vedere sempre all’opera. E non solo nella Lazio infarcita di seconde linee che domani sera si giocherà al San Paolo l’accesso alla semifinale di Coppa Italia. Ma nella squadra della domenica, insieme a Klose, Hernanes e Candreva.
Il problema è che Keita, a Formello, non è ancora considerato maturo. Colpa di un carattere tutto pepe che prima ha irritato il Barcellona e poi indispettito anche la Lazio. A dicembre, per la precisione, quando restò fuori dalle convocazioni per una parola di troppo detta in faccia a Radu. Il rispetto prima di tutto.
Giusto così. Ma l’incidente è stato presto archiviato, Keita ha capito ed è rientrato nei ranghi. Il punto è: e se l’età non c’entrasse nulla? Se fosse solo una questione legata alla qualità più importante, la personalità? Allora, nel caso, sarebbe la Lazio a dover maturare per gestire gambe e testa di un campione potenziale. Bisogna evitare che passi come una meteora o che la Lazio faccia da balia per qualche top club (le due di Manchester e l’Arsenal) che hanno Keita sul taccuino.
Reja lo sta studiando, per lui Keita è un talento ancora da sgrezzare. Invece per Lotito, che ha deciso di promuoverlo in prima squadra, è un’eccellenza tecnica. Cresce se gioca.