Lazio, pietra tombale sul Flaminio. Onorato (assessore allo sport): 'Almeno ora la situazione è chiara a tutti'
"Sulla riqualificazione dello Stadio Flaminio abbiamo aspettato, dando priorità alla Lazio e ai suoi tifosi. È singolare che il presidente Lotito sostenga che il parere della Soprintendenza, peraltro relativo ad una diversa proposta di riqualificazione, renderebbe impossibile la presentazione del ‘progetto Lazio’ che invece avrebbe potuto utilizzare il cosiddetto emendamento ‘sblocca stadi’ del Decreto Semplificazioni. Del resto, il documento citato della Soprintendenza è noto da febbraio 2022 e il presidente Lotito è in possesso di tutte le carte sul Flaminio già da settembre 2022. Che lo scopra solo ora non è verosimile, soprattutto oggi che i pareri sono stati accentrati alla Direzione Generale del ministero al fine di velocizzare nel Paese il processo di trasformazione e di valorizzazione per garantire stadi moderni e adeguati alle esigenze di sicurezza. Dispiace che il presidente Lotito non abbia neanche presentato un progetto, non è vero che sarebbe stato bocciato in partenza. Con la Giunta Gualtieri avremmo accompagnato la Lazio, nel rispetto delle norme, per arrivare all’ampliamento dei posti e alla copertura degli spalti. Dispiace per i tifosi della Lazio che ci hanno creduto davvero e per la nostra città, che merita due squadre di calcio ciascuna con un proprio stadio di proprietà. L’unica consolazione è che almeno ora la situazione è a tutti chiara". Parole che lasciano poco spazio alle interpretazioni. Dopo le speranze alimentate nei mesi scorsi, il sogno dei tifosi biancocelesti di rivedere la Lazio giocare nello storico impianto dell'omonimo quartiere può dirsi definitivamente infranto.