Matuzalem e Diakitè:| Lazio, Petkovic vuole la pace
Ancora un paio di 'casi' in rosa e sembra una costante nelle ultime stagioni della Lazio. Un tempo erano Ledesma e Pandev a far infervorare Lotito, oggi i dissidenti si chiamano Diakité e Matuzalem, in rotta con il presidente: problemi di rinnovo per il primo e rottura diplomatica per il secondo. Petkovic sta cercando di ricucire gli strappi, facendo pressione sulle parti. E qualcosa è riuscito a muovere. Un po' la posizione da collettore tra proprietà e rosa, un po' la capacità di gestione ereditata dagli anni in servizio alla Caritas: 'Petko' lavora per mettere tutti d'accordo, mosso soprattutto dall'esigenza di recuperare nell'organico due eccellenze della Lazio.
Anche Reja riuscì nella mezza impresa di far reintegrare Ledesma, invece con Pandev si arrivò al lodo arbitrale. E se con Diakité, che già a gennaio potrebbe accordarsi con altri, non si arriverà a tanto, almeno un po' di merito sarà del tecnico. Petkovic ha parlato a lungo con Lotito del difensore e, seppure resistano dei problemi sulla questione rinnovo (700mila euro a stagione offerti dalla Lazio, un milione la richiesta), ha sempre voluto far allenare Diakité con il resto della squadra, chiaro messaggio al presidente di non voler rinunciare ad una risorsa importante. 'Diaki' è finito fuori dalla lista Uefa, ma non è ancora fuori dai piani. Lotito ha riaperto e il giocatore sembra più disponibile al compromesso: 'Le possibilità di una chiusura positiva ci sono', ha detto ieri l'agente.
Più complicata la riabilitazione di Matuzalem, separato in casa in attesa di collocazione. Su di lui Lotito e Tare hanno messo una croce, ma Petkovic non si è rassegnato a perdere un palleggiatore tecnicamente perfetto per il suo schema. 'Matu deve risolvere diverse cose con la società, ma è un grande giocatore e ci farebbe comodo', disse il tecnico. Emiliano Alfaro è dell'Al-Wasl: il suo recupero era un'impresa impossibile anche per Petkovic.
(Corriere della Sera - Edizione Roma)